Il cane Charlie è lasciato a morire – ma riacquista le forze quando un’amante degli animali fa la cosa giusta

A volte sembra che non ci siano limiti alla crudeltà che gli animali sono costretti a subire. Anche coloro che lavorano negli ospedali veterinari spesso rimangono scioccati quando vedono alcune ferite riportate da alcuni animali.

L’ex padrone di Charlie lo ha abbandonato e lo ha lasciato a morire.

Alla fine il povero animale è stato trovato intrappolato in una pila di rifiuti con un cavo di plastica arrotolato attorno al corpo. Era quasi morto.

Attenzione: alcuni lettori potrebbero trovare sconvolgenti le foto di seguito.

Facebook/Natalie Barber

Per fortuna Charlie è stato trovato da alcuni amanti degli animali che lo hanno portato subito all’ospedale veterinario più vicino. I veterinari non credevano allo stato in cui si trovava.

Aveva il muso gonfio a causa dell’entità delle ferite e quella non era la cosa peggiore. Aveva i denti marci e naso e bocca completamente distrutti all’interno.

Philadelphia Animal Hospital

I veterinari gli hanno dato degli analgesici e lo hanno operato. L’interno della bocca era stato distrutto dai parassiti che dovevano essere rimossi. I veterinari lo hanno curato per molte settimane.

Anche mangiare gli causava dolore, ma i soccorritori lo aiutavano con un pezzetto per volta per aiutarlo a rimettersi in forze.

Philadelphia Animal Hospital

Una volta ricevute le cure e l’amore di cui aveva bisogno, era un cane come tutti gli altri. Nonostante fosse debole, tentava comunque di giocare con il personale dell’ospedale. Mostrava comunque fiducia in coloro che lo avevano salvato, anche se aveva avuto una bruttissima esperienza con le persone. Che cane dolce!

Charlie ha trovato anche una migliore amica: Natalie Barber, una volontaria dell’ospedale. Dopo tre mesi di cure intensive, Charlie stava abbastanza bene da lasciare l’ospedale e trovare una casa in affido. La scelta era semplice: Natalie lo ha portato a casa con lei. La sua famiglia aveva già un cane e tutti volevano che Charlie potesse essere il cane che fino ad allora gli era stato negato di essere.

Facebook/Natalie Barber

Durante il periodo di riabilitazione i veterinari hanno trovato il microchip e hanno quindi potuto scoprire chi fosse il suo padrone e farlo presente alla polizia.

Ma soprattutto, ora Charlie ha una padrona che si prende cura di lui e lo tratta come andrebbero trattati tutti gli animali: con rispetto, amore e cure!

Facebook/Natalie Barber

Un enorme grazie a Natalie, una vera amante degli animali e grande modello d’esempio per tutti noi!

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