Staff dell’ospedale si allinea in corridoio per un’emozionante “camminata” quando al donatore staccano il respiratore

In tutto il mondo e in ogni paese ci sono famiglie che aspettano disperatamente che un loro famigliare riceva un organo. L’amara ironia di questa cosa è che quando finalmente una famiglia riceve l’organo tanto atteso, purtroppo è perché un’altra famiglia ha subito una perdita.

Forse è proprio per questo motivo che la donazione di organi rimane un argomento sensibile. Accettare di essere donatore significa dare potenzialmente il dono della vita a qualcun altro, nonostante per la famiglia del donatore questa scelta non sia sempre di conforto o facile da digerire.

I professionisti del St. Luke Meridian Medical Center in Idaho, sanno fin troppo bene quanto possa essere difficile per le persone firmare per concedere di donare gli organi a un’altra persona.

Facebook/St. Luke

Il rovescio della medaglia è che loro sono lì anche per vedere cosa significa per una famiglia ricevere una donazione. In questo ospedale c’è una tradizione che di recente è diventata nota online. È il modo in cui lo staff dell’ospedale porge i suoi rispetti al donatore che viene trasportato lungo il corridoio.

La chiamano “camminata del rispetto” e le foto di questa tradizione sono diventate virali. Lo staff dell’ospedale si allinea in corridoio per porgere i suoi rispetti a una persona che sta donando i suoi organi a qualcuno che ne ha bisogno.

YouTube

La tradizione è stata iniziata qualche anno fa dalla direttrice della terapia intensiva del St. Luke, Deb Compton. Il sito web del St. Luke dice:

“La famiglia e gli amici di coloro che concedono il dono della vita apprezzano molto la dimostrazione di rispetto e compassione dello staff. Durante una ‘camminata del rispetto’ particolarmente commovente, la moglie di un donatore ha dovuto dire ai suoi bambini che ‘il loro padre è un eroe giunto in paradiso’.

Per queste famiglie, la ‘camminata del rispetto’ lascia un ricordo duraturo e dovrebbe fornire un momento di pace dal dolore. Non è solo un procedimento valido per la famiglia, ma dà anche conforto e un momento per pensare ai loro sentimenti alla squadra che ha seguito il paziente.”

Testimonianza

L’utente di Facebook Lara Leigh Vick ha commentato il post affermando che suo fratello Paul ha donato gli organi. Come sorella per lei è stato un momento molto difficile, ma come infermiera sapeva che era la cosa giusta da fare.

Facebook/St. Luke

“Come donatore di organi, noi come famiglia sappiamo che Paul con la sua morte ha salvato tante vite. Da infermiera professionale quale sono so che è un momento difficile, ma so che mio fratello ha salvato altre vite… mi manca molto ed è morto troppo presto.”

Potete vedere la camminata del rispetto del St. Luke nel video qui sotto:

Io ho dovuto prendere i fazzoletti. La donazione di organi continua a dare una seconda chance nella vita a tante persone e non c’è niente che sia più un modello d’esempio di questo.

Se pensate che il personale di questo ospedale faccia bene a celebrare coloro che scelgono di donare gli organi, condividete questo articolo su Facebook.