Batya ha 1 anno ed è nata con un’ernia del disco e due patologie rare: la sindrome di Pfeiffer e la sindrome di Antley-Bixler.
A metà gravidanza i dottori non erano sicuri che sarebbe sopravvissuta alla nascita, perciò hanno consigliato ai genitori di abortire, invece la bambina ha sconfitto ogni probabilità.
Il suo aspetto però ha fatto in modo che la sua famiglia venisse costretta a subire minacce di morte e commenti orribili e i suoi genitori ne sono stati maggiormente colpiti.
“Ci hanno detto che avremmo dovuto ucciderla,” ha detto suo padre Naffi Goldman al giornale inglese Daily Mail.
La piccola Batya oltre a soffrire di due sindromi molto rare è anche cieca, sorda e ha bisogno di aiuto per respirare.
I suoi genitori vivono a Manchester, nel Regno Unito, e ora stanno parlando apertamente dell’odio che hanno dovuto affrontare come risultato della decisione di non abortire prima di far nascere la loro bambina.
Inizialmente i professionisti medici non erano convinti che Batya sarebbe sopravvissuta. Quando è nata ha sofferto di carenza di ossigeno, ma è riuscita a sopravvivere.
“Aveva la testa allargata e gli occhi sporgenti. Ho visto subito che non aveva la spina dorsale dritta. Purtroppo guardarla faceva paura,” ha detto suo padre Naffi al Daily Mail.
“Per noi è stato spaventoso. Abbiamo capito immediatamente che il nostro futuro sarebbe stato difficilissimo.”
Tuttavia, l’amore che questi genitori hanno per la loro bambina è stupefacente. La coppia però non era pronta alle reazioni negative. La mamma Racheli lo ha scoperto quando ha pubblicato su Facebook delle foto di sua figlia e ha subito abusi verbali. La famiglia ha perfino ricevuto minacce di morte.
Un commento sotto la foto della bambina diceva: “Credi che tenere in vita questa creatura sia la cosa giusta da fare?”
Sia Naffi che Racheli sono rimasti senza parole davanti alle crudeltà che hanno subito; non riuscivano proprio a capire come mai venissero odiati così tanto.
“Le persone ci dicevano: ‘Perché far nascere una creatura così, dovevate abortire’. Ci hanno spezzato il cuore,” ha raccontato Naffi.
Non bisogna mai essere pronti ad accettare un odio così grande.