Donna usa attrezzo per picchiare bambino di 3 anni perché stava in piedi sul lavandino

La polizia del nord della Florida ha arrestato una donna accusata di aver picchiato ripetutamente un bambino di 3 anni con una chiave per lo smontaggio degli pneumatici prima che il piccolo morisse.


Secondo le scioccanti notizie, Te’Lea Jefferson, 23 anni, è stata accusata di omicidio e aggressione aggravata in seguito alla morte del bambino.


Pare che la donna abbia portato il bambino privo di sensi al pronto soccorso del Tallahassee Memorial Hospital attorno alle 19:00. Il bambino aveva un grave trauma alla testa e al viso, come ha detto Tallahassee Democrat.

Infatti, il piccolo è stato dichiarato morto soltanto sei minuti dopo il suo arrivo in pronto soccorso.


Secondo le notizie, la donna ha affermato che il bambino era in piedi sul lavandino per lavarsi i denti quando è caduto e ha sbattuto la testa sul water. Ha inoltre detto agli agenti che i tagli sul suo corpo erano stati causati da pezzi di porcellana rotta.


Dichiarazione giurata sull’arresto


Tuttavia, una dichiarazione giurata sull’arresto contrattacca rivelando che le ferite sul corpo del bambino non erano coerenti con una caduta. Pare che il bambino avesse della gravi lacerazioni a viso e mani e degli ematomi su braccia e gambe. Inoltre, aveva segni di ferite riportate in precedenza su torso e spalle.


Quando è stata contraddetta sulla sua versione degli eventi, la donna ha ammesso di aver aggredito il bambino perché si trovava in piedi sul lavandino.


Inoltre, in seguito ha ammesso di averlo aggredito con una chiave per lo smontaggio degli pneumatici. Inizialmente lanciandogliela contro, poi picchiandolo ripetutamente, anche dopo che il piccolo aveva provato a scappare. Poi ha affermato che credeva che il bambino fosse già morto prima di portarlo al pronto soccorso.

On Oct. 19, just after 7 p.m., the Tallahassee Police Department was contacted by a local hospital regarding the…

Posted by City of Tallahassee Police Department on Tuesday, October 20, 2020

Gli investigatori hanno rivelato che la donna ha affermato davanti agli agenti che il bambino era testardo “e spesso richiedeva più botte o sgridate del fratello maggiore”.


Te’Lea Jefferson viveva assieme alla vittima e al fratello maggiore, un bambino di 6 anni, perché aveva una relazione con il papà dei bambini.


La donna di 23 anni è attualmente trattenuta dalla polizia e dovrà comparire nuovamente in tribunale.


Il mio cuore va a questo bambino. Signore, dai il benvenuto alla sua anima a braccia aperte nel tuo giardino.


Nel frattempo, prego e spero che la donna responsabile di questo crimine affronti la punizione che merita.


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