Ci sono notti magiche che ogni anno vogliamo vivere al meglio. Una di queste notti è sicuramente la notte di San Silvestro, il 31 dicembre.
Si tratta della notte tra il vecchio e il nuovo. Il vecchio anno che velocemente se ne va, aprendo le porte all’anno nuovo.
Un cambiamento che genera emozioni contrastanti: si è contenti di voltare pagina, si è tristi pensando a tutti i nuovi inizi che questo comporterà, ma soprattutto si è speranzosi.
Una cosa che probabilmente ci lega tutti è il voler festeggiare insieme ai nostri cari.
Ci sono persone però che non hanno questo privilegio. Devono lavorare affinché la nostra società non si fermi, anche in giorni di festa come il Capodanno.
Una di queste persone è Óscar Mauricio Morales, un autista di autobus di Medellín, in Colombia.
La notte del 31 Dicembre, a Óscar toccò essere di turno. Era arrivato al capolinea degli autobus a Medellín, appena cinque minuti prima che l’euforia e i fuochi d’artificio annunciassero ruggenti il nuovo anno.
Il devoto padre sarebbe dovuto arrivare al capolinea in tempo per poter festeggiare con i suoi figli ma purtroppo per molti imprevisti non è riuscito ad arrivare prima.
Infatti in un’intervista al ElTiempo afferma: ”Ho fatto quel turno praticamente senza fermarmi e sopportando la fame perché vedevo che avevo i minuti contati, ma non potevo nemmeno superare i limiti della velocità .”
Quello che però non si sarebbe mai aspettato era di trovare i suoi due bambini di 7 e 9 anni, Linda e Mathias, ad aspettarlo lì, al capolinea.
Nel dolcissimo video, ormai virale, vediamo i bambini sbracciarsi per farsi notare e non appena l’autobus spunta dall’oscurità della strada, il papà felicissimo li saluta con abbaglianti e quattro frecce.
lI ”complici” di questo bellissima sorpresa sono un amico dell’autista e la nonna dei piccoli.
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Oscar racconta a proposito che: “Il mio amico è molto appassionato di autobus e crea contenuti sui social network. Quel giorno sono partito da Cartagena alle 7:30 del mattino diretto a Medellín. Ho concordato con la nonna dei miei figli, perché non vivo con loro, in modo che lui potesse portare i bambini quando sono arrivato, quello che non sapevo era che il mio amico aveva già organizzato la sorpresa di portare i bambini al capolinea”.
L’articolo prosegue sotto la foto:
Una volta saliti sul bus, vediamo il lunghissimo e tenerissimo abbraccio tra i tre, credo che l’immagine e il video forse non riescano a trasmettere le emozioni indescrivibili che papà Óscar ha provato.
Infatti lui descrive il bellissimo momento dicendo: “Nel video non si vedono le grosse lacrime di felicità così immensa che questo mi ha causato”.
Circa il lavorare in una giornata festiva, Óscar commenta: ”Ci sono persone che dicono che come potrebbe un’azienda non dare riposo ai conducenti in una giornata come questa, ma questo è il nostro lavoro. Sono partito da Cartagena con 38 passeggeri, quindi se la compagnia avesse fermato il trasporto, chi avrebbe unito quelle 38 famiglie? L’ho fatto con tutto l’amore del mondo.”
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Il padre racconta che dopo essere saliti sull’autobus, la bimba gli ha detto ”Papà, grazie a Dio sei arrivato sano e salvo”.
Dopo essersi occupato dell’autobus e aver quindi ufficialmente finito il turno, Óscar e i suoi figli sono andati nell’appartamento dove abita e sono stati insieme in compagnia fino alle 2 del mattino.
“Quei bambini sono la mia ragione per combattere, la ragione per cui rimango in piedi dopo aver subito un brutto periodo molto grande dopo la separazione 14 mesi fa di una relazione di 11 anni. Mi hanno sostenuto”, racconta Óscar a ElTiempo.
Di sotto potete vedere il video di questo toccante momento:
Óscar è un modello esemplare in tutti i modi possibili, sia a livello professionale che come genitore. Che bellissima famiglia unita!
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