Vi è mai capitato di perdere i bagagli all’aeroporto?
Purtroppo non è una cosa così insolita, specialmente quando bisogna prendere una coincidenza e non c’è molto tempo per fare il trasferimento. Può capitare che delle valigie vengano lasciate indietro o che non arrivino in tempo al nuovo aereo. Succede.
Fortunatamente la maggior parte degli aeroporti sono molto bravi a rintracciare i bagagli persi e di solito riescono a farli riavere ai proprietari entro pochi giorni.
Tuttavia, ciò non è successo con il prezioso bagaglio di questa storia…
Nessuno sapeva cosa contenesse la scatola senza alcun marchio arrivata all’aeroporto di Beirut, in Libano. Sulla scatola, piena di buchi, non c’erano scritti né il mittente né il destinatario.
Quando alla fine è stata aperta, circa 7 giorni dopo, lo staff è rimasto scioccato alla vista del contenuto.
Lì dentro, in mezzo alle loro feci, disidratati e coperti di vermi, c’erano tre cuccioli di tigre siberiana, ha scritto il The Telegraph.
Dovevano essere trasportati da uno zoo dell’Ucraina in Siria, quando invece un aereo in ritardo li ha bloccati a Beirut.
Niente di quella scatola lasciava intendere che dentro ci fosse qualcosa di vivo, perciò nessuno ha pensato di aprirla.
Condizioni terribili
Tutti e tre i cuccioli erano in condizioni terribili. Riuscivano a malapena a reggersi in piedi dopo aver ricevuto acqua e cibo per tutta la settimana ed erano ricoperti di vermi.
Il gruppo per la protezione animale Animals Lebanon è riuscito a richiedere a un giudice di potersi occupare dei tigrotti. Tutti e tre sono stati subito portati dal veterinario.
Poi hanno scoperto che la madre dei cuccioli in totale ne aveva avuti 9 e tutti quanti erano stati venduti a compratori illegali.
Ora i tigrotti stanno bene e si trovano in una struttura in cui possono ricevere tutte le cure e le attenzioni necessarie.
Animals Lebanon ha lottato anche per avere la custodia dei felini, così che non potessero essere nuovamente venduti.
Dopo un processo durato 4 mesi ci sono riusciti e i cuccioli sono stati portati in Francia. Lì possono crescere in un santuario, lontano da tutti coloro che vorrebbero ricavare un profitto dalla loro vendita.
Potete vederli nel video qui sotto:
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