Alcuni crimini sono così atroci che ci rimangono impressi nella mente per sempre.
È difficile dimenticare alcuni casi, casi per esempio in cui dei bambini sono stati rapiti, torturati e uccisi. Tuttavia una consolazione, anche se piccola, è che le famiglie riescano a scoprire esattamente cosa è successo. Non lo rende più semplice da digerire, ma almeno la storia è parzialmente chiusa.
Linda O’Keefe, 11 anni, è stata rapita il 6 luglio 1973 e sono trascorsi 45 anni prima che i suoi genitori abbiano ricevuto una risposta.
Il 6 luglio 1973, Linda si è svegliata in una bella giornata estiva.
Ha indossato il vestito bianco a fiorellini blu che le aveva comprato sua madre, si è fatta una bella coda ai capelli e ha messo calzini bianchi e scarpe blu perfettamente abbinate al vestito. Poi è uscita per andare a scuola. Non è più tornata a casa.
Per i suoi genitori quel giorno ha segnato l’inizio di un incubo senza fine. Quando la bambina non è tornata a casa da scuola i genitori hanno subito chiamato la polizia.
Una manina bianca
Le autorità hanno cercato giorno e notte, ma nonostante il loro impegno nessuno riusciva a trovare traccia di Linda.
I suoi genitori continuavano a sperare che fosse rimasta a casa di un’amica senza averlo detto a nessuno.
Tuttavia, il mattino dopo la scomparsa è stato trovato un cadavere in una zona paludosa.
Un uomo a caccia di rane ha notato una manina bianca uscire dalla palude; per un momento ha creduto che ci fosse una persona viva intrappolata nel fango.
Ha chiamato subito i suoi amici che sono corsi ad aiutarlo. Ma il loro aiuto non sarebbe servito a nulla, la bambina era stata strangolata.
Mistero irrisolto
La polizia di Newport, California, non è mai riuscita a trovare il colpevole di questo terribile omicidio.
Nonostante le prove, nonostante testimoni che hanno detto che la bambina era stata portata via in un’auto azzurra, gli investigatori non avevano nessuno da accusare. La polizia vagava in un labirinto fatto di diverse teorie e con il passare degli anni si sono arresi.
L’omicidio di Linda è stato archiviato ed è diventato uno dei tanti “casi irrisolti”.
Poi, a distanza di 45 anni, la polizia ha deciso di riaprirlo.
Hanno aperto una nuova indagine per trovare il killer e hanno creato un’immagine di come potrebbe essere in base a un campione di DNA ritrovato nel ’73.
La polizia di Newport Beach ha anche raccontato la storia di Linda sul suo account Twitter scrivendola dalla prospettiva della bambina, così che le persone non possano ignorarla.
“Ciao. Mi chiamo Linda O’Keefe (o Linda Ann O’Keefe se ho fatto arrabbiare la mamma). Oggi, quarantacinque anni fa, sono scomparsa da Newport Beach,” il tweet inizia così.
“Sono stata uccisa e il mio corpo è stato ritrovato nella palude. Il mio assassino non è mai stato trovato. Oggi vi racconterò la mia storia. #LindasStory”
Il tweet si conclude con la polizia che lascia nuove immagini di come potrebbe essere oggi il sospettato.
Potrebbe cambiare tutto
“Ora, 45 anni dopo, ho di nuovo una voce. E voglio dire qualcosa di importante. Nel mio caso c’è una nuova pista: un volto. Un volto creato dal DNA del killer che è stato ritrovato allora. È una tecnologia che nel 1973 non esisteva ma che oggi potrebbe cambiare tutto.”
Il DNA ritrovato potrebbe aiutare la polizia. Tanto per cominciare gli ha permesso di creare un probabile volto dell’assassino e anche come potrebbe apparire oggi, se è ancora vivo.
Con l’aiuto di questa immagine, sperano che qualcuno possa dare informazioni importanti.
Sul caso è stato creato anche un video che si può vedere qui sotto:
Speriamo che su questa terribile storia non sia stata ancora detta l’ultima parola. Riposa in pace, angioletto. Pregheremo per la tua famiglia e pregheremo che il mostro che ti ha uccisa venga finalmente portato davanti alla giustizia.