Cierra ha scritto su Facebook:
“Ha agito come se lui fosse troppo bravo per indossare vestiti comprati in quel negozio e faceva commenti su altri bambini a scuola che li compravano altrove. Io non tollero queste cose.
Oggi ha preso i suoi 20 dollari e siamo andati nel negozio in cui si forniscono i suoi compagni per comperare vestiti da indossare a scuola per tutta la settimana. Le cose che ha trovato sono quelle che dovrà indossare. Non ne è stato felice ed ha pianto un po’, ma credo fermamente che tra 15 anni si guarderà indietro e riderà del giorno in cui sua madre lo ha portato a comprare vestiti nel negozio che odia.
Io voglio insegnare ai miei figli che i soldi non sono tutto e se devi denigrare gli altri per il luogo in cui comprano i loro vestiti, allora anche tu sarai costretto a comprare i tuoi vestiti lì. E tra parentesi, io adoro quel negozio!”
Cierra sa che il modo in cui ha insegnato questa lezione a suo figlio per alcune persone è sbagliata, ma secondo lei la cosa importante è:
“Insegnare ai figli che i soldi e il nome di un marchio non cambiano quello che siamo come persone. Lui è ancora il bambino stupendo, divertente e affettuoso che è sempre stato, SENZA fare acquisti nei negozi costosi!”
Dopo che è stato pubblicato il post qualche giorno fa, molte persone lo hanno commentato elogiando Cierra per la sua punizione educativa.
Voi che ne pensate? Ha fatto bene?