Bambino di 5 anni chiede scusa alla mamma, muore solo poche ore dopo

Nel 2016, a Charlie Proctor hanno diagnosticato un epatoblastoma, una forma di tumore che parte dal fegato. Il bambino aveva bisogno di un trapianto di fegato.

I suoi genitori hanno fatto tutto il possibile per salvargli la vita e hanno aperto un fondo per raccogliere soldi per un’operazione in un ospedale americano. Poi gli è stato detto che l’operazione sarebbe costata circa tre volte in più della cifra iniziale che gli avevano comunicato e sono stati costretti a chiudere la raccolta fondi.

Il bambino è morto la settimana scorsa tra le braccia di sua madre.

Poche ore prima di morire, sua madre Amber Schofield ha pubblicato una fotografia di suo figlio su Facebook.

 

Nel suo post Amber ha scritto:

“È triste, è stanco e depresso. Le sue parole principali sono ‘non so più cosa fare’… oggi era molto agitato, voleva sdraiarsi, poi sedersi, poi mettersi a letto, poi sul pouf, poi sul divano, poi tornare in camera e così via…

A un certo punto Charlie si è voltato verso di me e con una vocina assolutamente calma mi ha detto: ‘Mammina, mi dispiace tanto per tutto questo’. Si scusava perché voleva nuovamente spostarsi e si è sentito di dovermi chiedere scusa per quello!

Mi si è spezzato il cuore. Nessun bambino dovrebbe provare le sensazioni che sta provando lui. Nessun bambino! E nessun genitore dovrebbe vedere il proprio figlio andarsene lentamente.”

 

Poche ore dopo Charlie si è addormentato per sempre tra le braccia della mamma con il suo papà accanto.

La mamma, distrutta, ha scritto: “Questa notte alle 23:14 il mio migliore amico, il mio mondo, il mio Charlie è volato in cielo. Si è addormentato pacificamente tra le mie braccia con le braccia del papà che ci abbracciavano. Ci fa male il cuore. Il mondo ha perso un bambino fantastico. Charlie, tu mi hai dato la possibilità di essere mamma.”

Nel suo post ha anche chiesto alle persone di non dare la vita per scontata, abbracciare i propri bambini, coccolarli e baciarli il più possibile. Non si può mai sapere quando sarà troppo tardi.

 

Per Charlie deve essere stato straziante scusarsi per ciò che la malattia gli stava facendo soltanto poche ore prima di morire.

Speriamo che ora sia un angelo che guarda la sua mamma e il suo papà da lassù finché non si incontreranno di nuovo.

Condividete l’articolo con i vostri amici su Facebook come tributo a Charlie e a tutti gli altri bambini che lottano duramente contro questa malattia.

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