Coppia adotta bambina rifiutata per il suo aspetto, ora è una star mondiale

La storia di Michaela DePrince è davvero motivante.


Non solo ha superato tutte le difficoltà che si è trovata davanti nella vita, ma ha anche dimostrato che il vecchio detto “non giudicare un libro dalla copertina” è vero.


Michaela DePrince è nata in Sierra Leone nel 1995, con il nome di Mabinty Bangurawas. Dopo la nascita ha perso entrambi i suoi genitori nella guerra civile del suo paese ed è finita in orfanotrofio. Lì è iniziato il suo incubo.

Michaela soffriva di vitiligine, una patologia che causa la perdita di pigmentazione nelle cellule e che fa quindi perdere colore. Ciò ha fatto sì che le comparissero delle macchie bianche sul collo. Tutti hanno iniziato a prenderla in giro per questo e la sua unica amica era una bambina che si chiamava come lei, Mabinty.

A causa della sua patologia, l’hanno soprannominata “Figlia del diavolo” e nessuno voleva adottarla. Michaela ha raccontato la sua terribile esperienza in orfanotrofio dicendo: “Ci valutavano. Il numero 1 era il bambino preferito, mentre il 27 il meno favorito. Io ero la numero 27…”


“Continuavano a dirmi: ‘Perché mai qualcuno dovrebbe adottare la figlia del diavolo?’,” ha raccontato a Today.

Michaela ha trascorso tantissimi giorni a soffrire la fame e veniva maltrattata. La sua vita sembrava senza speranze, finché un giorno, per caso, ha visto la foto di una ballerina su una rivista.


In un’intervista ha detto: “Non si trattava solo del fatto che fosse una ballerina. Lei sembrava felice e io volevo essere felice. Se ciò che stava facendo la rendeva felice, allora io volevo fare proprio quello.”

Quando aveva 3 anni l’ha colpita un’altra tragedia: è stata pugnalata allo stomaco dai ribelli.

Ma le cose stavano per cambiare. Una donna americana, Elaine, era in viaggio verso l’Africa per adottare Mabinty, l’altra bambina. Ma in orfanotrofio c’era confusione e hanno chiamato Elaine per chiarire quale Mabinty volesse adottare.


Quando Elaine DePrince ha scoperto che una delle due Mabinty era una bambina che era già stata rifiutata 12 volte ed era orfana, ha deciso di adottare entrambe le piccole. Le ha chiamate Michaela e Mia. Elaine disse al marito di aver adottato due bambine solo dopo aver firmato i documenti.

La famiglia DePrince non era nuova nel mondo dell’adozione. In passato avevano adottato tre bambini e tutti e tre soffrivano di emofilia.


Elaine curava sempre al meglio i suoi figli, ma la tragedia è arrivata quando il loro sangue è stato contaminato dall’HIV. Al tempo non esistevano cure per questa malattia e i DePrince hanno perso tutti e tre i loro figli.

Ciò li ha spinti ad adottare di nuovo. I coniugi hanno adottato Michaela, 4 anni, nel 1999. La bambina ha parlato subito con i suoi genitori del suo sogno di fare la ballerina.


I suoi genitori hanno incoraggiato il suo sogno di tutto cuore. Elaine e suo marito la accompagnavano a scuola di danza e nutrivano il suo desiderio. A Michaela è servito un po’ di tempo per accettare quell’amore incondizionato e sostegno.


Ha raccontato: “Di notte dormivo con la luce accesa. Ero terrorizzata all’idea che se l’avessi spenta e mi fossi svegliata, mi sarei ritrovata di nuovo in orfanotrofio.”

Michaela voleva dimostrare a tutti che si sbagliavano, ma anche in America ha avuto qualche problema.

Ha scoperto che la sua malattia della pelle era un problema per la carriera di una ballerina. Ma la mamma Elaine le ha detto che quelle macchie erano solo polvere di fata e che lei doveva continuare a credere nel suo sogno.


Nel giugno 2020, Michaela ha perso suo padre e ha giurato di dedicare a lui tutte le sue esibizioni. Gli ha scritto un omaggio molto commovente nel quale ha detto che sicuramente le sarà molto difficile incontrare il suo futuro marito, perché suo padre le ha creato delle aspettative altissime.

Flickr

Grazie all’amore dei suoi genitori adottivi, è riuscita a superare i suoi problemi di ansia e ora è un’artista riconosciuta globalmente per le sue abilità nella danza.


“Quando avevo 8 anni, un’insegnante mi ha detto: ‘Sai, non ci concentriamo molto sulle ballerine di colore, perché diventano sempre tutte grasse e con il seno grosso’,” ha raccontato a NBC nel 2017.


Ma Michaela non ha certo lasciato che un’insegnante ignorante decidesse il suo destino. Lei si è curata al massimo e tutti gli anni di duro lavoro l’hanno ripagata con una carriera di successo.


Quando aveva 17 anni ha iniziato a lavorare con il Dance Theater di Harlem, a New York.

Sicuramente non sono solo io ad essermi commossa per la strada percorsa da questa donna, da quando era una bambina in orfanotrofio a ora che è una ballerina. Vi immaginate il dolore che ha passato?


Dopo tutto ciò che ha subito, sembra che diventare prima ballerina sia stata una delle cose più “semplici” della sua vita.

E che carattere che ha questa donna. Potete vederla nel video qui sotto.

Un storia bellissima e commovente. Condividete la storia di Michaela DePrince per ispirare altre persone in cerca di speranza.

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