La studentessa Casey Fischer stava andando da Dunkin Donuts quando ha notato un senzatetto che raccoglieva delle monete da terra.
Mentre lui entrava nel negozio di dolci con abbastanza monete per comprarsi una ciambella, lei ha iniziato a parlarci.
Lui le ha fatto capire di non voler fare conversazione, ma Casey ha continuato comunque. Gli ha comprato un caffè e un bagel e gli ha chiesto di sedersi a mangiare con lei.
Le droghe sono state la sua rovina
Mentre erano seduti a mangiare, Casey ha scoperto che le droghe sono state la rovina di quell’uomo che si chiama Chris. L’uomo ha iniziato ad odiarsi e non è più abituato ad avere persone che si comportano bene nei sui confronti.
Casey ha scoperto anche che Chris non ha mai conosciuto suo padre e nonostante avesse perso sua madre di cancro, voleva comunque diventare un uomo che l’avrebbe resa orgogliosa.
Casey è rimasta circa un’ora a parlare con lui e sarebbe rimasta anche di più ma poi si è resa conto che avrebbe fatto tardi a lezione.
La storia di Chris l’ha commossa perciò ha raccontato su Facebook del loro incontro in un post: “Chris è una delle persone più oneste e sincere che abbia mai conosciuto.”
Un pezzo di carta spiegazzato
Quando ha detto a Chris di dover scappare a lezione, lui le ha chiesto di rimanere ancora un minuto così che potesse scriverle un biglietto.
Si è scusato per la brutta calligrafia e poi le ha messo in mano un biglietto. Le ha detto di non leggerlo finché non se ne fosse andata.
Una volta andati ognuno per la propria strada, Casey ha aperto il foglio spiegazzato e ha letto: “Oggi avrei voluto uccidermi ma grazie a te non lo farò più. Grazie, sei una persona bellissima.”
Il post su Facebook in cui ha parlato del loro incontro è stato condiviso più di 160.000 volte.
È facile dare giudizi sui senzatetto e non volerli aiutare. Questa storia però è un fantastico esempio di ciò che succede se trascorriamo del tempo con le persone che ne hanno più bisogno.
Potrebbe davvero fare la differenza tra la vita e la morte.
Un gesto gentile potrebbe significare tutto per una persona che sta lottando per la sua vita.