Moltissime persone purtroppo vivono con delle disabilità che non sono visibili ad occhio nudo. Non si può mai sapere che cosa stia passando qualcuno la prima volta che lo si incontra.
Una donna è rimasta scioccata dopo aver trovato un biglietto davvero cattivo attaccato al tergicristalli della sua auto.
Justine Van Den Born ha scoperto di avere la sclerosi multipla quando aveva 35 anni. Questa malattia del sistema nervoso centrale attacca chi ne soffre in tanti modi diversi.
Justine, una mamma di Adelaide, ha delle giornate buone e altre meno buone. Quel giorno in particolare si sentiva bene e ha deciso di portare sua figlia a fare un giro.
Ma quando è tornata all’auto che aveva parcheggiato nel posto per disabili, la mamma australiana ha trovato un biglietto offensivo sul tergicristalli. Il biglietto diceva: “Hai dimenticato la sedia a rotelle?”
Justine ha condiviso su Facebook una foto del biglietto assieme ad una risposta per la persona che lo ha scritto. Il suo post è stato condiviso più di 130.000 volte.
“Grazie per averlo rovinato”
Justine ha scritto: “Mi hanno diagnosticato la sclerosi multipla quando avevo 35 anni. Non una semplice sclerosi, ma una bruttissima che non se ne andrà mai e che renderà la mia vita lentamente sempre peggiore. I miei figli avranno a che fare con cose che i bambini non dovrebbero mai vedere e il nostro futuro è ormai cambiato per sempre.
Il giorno in cui mi hai vista per me era una buona giornata, stavo passeggiando con mia figlia e mi stavo divertendo. Grazie per averlo rovinato. Mi hai fatta sentire come se le persone mi stessero osservando, proprio come mi sento quando non riesco a camminare.
Sono stanca delle persone come te che mi maltrattano nei giorni buoni per aver utilizzato qualcosa che ho il diritto di utilizzare. Essere disabile non significa che una persona debba essere legata alla sedia a rotelle.”
“Prima di rovinare la giornata di un’altra persona, ricorda che tu non sai tutto e solo perché non puoi vedere qualcosa non significa che quella persona non faccia fatica a mettere un piede davanti all’altro.”