Diventare genitori ti cambia la vita per sempre
Una piccola vita che ha bisogno della tua guida attraverso tutti gli alti e bassi della vita, e dipende da te per dar loro le migliori condizioni di vita.
Ma nei novi mesi di attesa in cui una donna è incinta, può succedere di tutto.
Questo lo sa benissimo Zoe Plastiras quando, all’età di 23 anni, aspettava il primo figlio.
Le aspettative e anche le preoccupazioni per come tutto sarebbe potuto andare erano decisamente grandi.
Ma il timore raggiunse il culmine quando i dottori le comunicarono un’informazione da far rizzare i capelli, durante la trentaduesima settimana.
Dopo aver scoperto una cosa nelle lastre, la vita di Zoe è cambiata per sempre.
Avere bambini è una decisione davvero importante da prendere e sicuramente impatterà il resto della propria vita.
Molti di noi vorrebbero certamente pianificare tutto nel minimo dettaglio affinché questa nuova aggiunta in famiglia possa accadere quando desideriamo.
Ma come ben sappiamo è quasi impossibile che tutto accada come pianifichiamo.
Zoe Plastiras è di Buckinghamshire, in Inghilterra e aveva 23 anni quando ricevette la felice notizia che sarebbe diventata mamma per la prima volta.
Così non sarebbero stati più solo Zoe e il suo compagno Joe.
Un piccolo individuo stava crescendo nella sua pancia e aspettava con impazienza di essere accolto nel mondo.
Ma durante quei nove mesi in cui aspettavano il loro amato piccolo, accadde molto di decisamente drammatico.
Già all’inizio della gravidanza, Zoe lottava con difficoltà respiratorie e tosse.
Quando si trovava alla trentaduesima settimana, sembrava che la sua salute fosse peggiorata drasticamente e quando Zoe faceva sempre più fatica a respirare, non ebbe altra scelta che andare in ospedale.
Al pronto soccorso non ci volle molto prima che i dottori facessero entrare Zoe e la visitassero.
Ed è lì che ha ricevuto la notizia.
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Notizia da incubo all’ospedale
Attraverso le lastre, i medici sono riusciti a vedere che qualcosa di terribile le stava crescendo nel corpo.
”Mi ricordo che l’infermiera mi chiese: ‘Quanto vuoi sapere?” Io dissi: ‘Tutto, io sto per diventare mamma. Devo sapere tutto”.
”E allora lei mi raccontò che avevano trovato una massa grande quanto un pompelmo nel mio seno e mi hanno fatto degli esami per vedere se fosse cancro”.
I risultati degli esami resero il tutto ancora più chiaro.
Nel suo seno, vicino al cuore, cresceva un tumore lungo 11 centimetri, e le è stato diagnosticato il linfoma Non-Hodgkin.
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Questa notizia sconvolse del tutto il mondo di Zoe e nella sua mente c’erano un mucchio di domande.
Che cosa sarebbe successo al bambino che le cresceva in grembo?
I dottori dissero a Zoe che i sintormi erano talmente lievi che non temevano ci fosse alcun rischio per il bambino.
Così le hanno consigliato di aspettare ad iniziare le cure per il tumore fino alla nascita del bambino, in quanto gli effetti collaterali sarebbero potuti essere troppo gravi per il piccolo.
Un mese dopo questa notizia da incubo, le si ruppero le acque.
Il timore dopo la diagnosi
A Zoe che ancora provava ad elaborare il tutto nonostante la pressione e lo stress provocati dalla diagnosi, le si ruppero di conseguenza le acque, prima del dovuto.
”Ero così preoccupata dal tipo di cura al quale mi sarei dovuta sottoporre d’ora in poi. Inizialmente mi dissero che avrei avuto bisogno di un’operazione a cuore aperto, che mi terrorizzò. Questo avrebbe comportato che sarei riuscita a prendere in braccio il mio bambino solo dopo due o tre mesi dopo l’essermi ripresa. Questo pensiero era straziante, ho pianto tantissimo”, racconta al Mirror.
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”Il pensiero che avrei dovuto lasciare il mio neonato per visite e operazioni era davvero difficile. Ho sentito che la fine della mia gravidanza è stata rovinata da moltissimo stress e ansia. Fu poco dopo la nascita di di Ophelia che ricevetti qualche risposta. I medici dissero che non avrei avuto bisogno dell’operazione a cuore aperto, che mi avrebbero sottoposta alla chemioterapia invece, il che fu un enorme sollievo, anche se sono così triste di perdere i miei capelli lunghi”.
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La felicità era enorme quando la coppia diede il benvenuto alla loro figlia, che chiamarono Ophelia.
Ma la felicità però presto svanì e il tutto si colorò di qualcosa di drammatico.
Subito dopo il parto, i medici furono costretti ad avviare la terapia per poter eliminare il tumore di Zoe.
Le settimane si fanno sempre più difficili per via della terapia, ma Zoe è motivata.
Lei ha deciso che ne uscirà vincitrice e che la cosa la renderà più forte che mai.
”Ho così tanto supporto e persone che mi aiutano con la piccola quando ho bisogno. Così sono pronta al 100 per cento a superarlo.”, racconta.
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Ringrazia la figlia per la sua vita
E Zoe ha specialmente una persona da ringraziare per il fatto che lei ora abbia una possibilità a tornare in salute.
Zoe racconta che lei è così grata a sua figlia che le ha ”salvato la sua vita”.
”Sarò per sempre grata a mia figlia perché penso che non avrei mai trovato quella massa se non fosse stato per il fatto che lei spingeva dappertutto sul mio corpo. Lei mi ha praticamente salvato la vita”, afferma Zoe.
”Essere mamma mi sta facendo superare tutto questo e io sono così contenta che lei non è ancora abbastanza grande da poter capire”.
”Il nome Ophelia significa ‘aiuto’, che è precisamente cosa la piccola abbia fatto per sua mamma durante quel periodo”.
Così incredibilmente sconvolgente il dover attraversare tutto questo. Ti pensiamo, Zoe e speriamo che nonostante le circostanze, tu stia bene.
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