Due bambine muoiono tentando una sfida di TikTok, ora le famiglie sono in causa con la piattaforma

La maggior parte dei genitori sa quali sono i pericoli dell’utilizzo dei social da parte dei bambini. Ma che un bambino perda la vita a causa di un trend che ha seguito sui social è un pericolo che la maggior parte dei genitori non pensa neanche di dover prendere in considerazione.


Arriani Jaileen Arroyo era una bambina di 9 anni di Milwaukee, in Wisconsin. Aveva appena 7 anni quando i suoi genitori le hanno dato il suo primo telefono. Naturalmente, la piccola Arriani ha scaricato la popolare app TikTok e vi pubblicava spesso dei video.


I video che pubblicava erano di natura innocua, perché la ritraevano mentre cantava o ballava. Proseguendo con l’utilizzo dell’app, secondo la sua famiglia, la bambina ha sviluppato l’ossessione del partecipare alle varie sfide di TikTok.

La famiglia è rappresentata dal Social Media Victims Law Center (SMVLC) che ha rilasciato una dichiarazione stampa a nome loro. La dichiarazione dice: “Siccome tante di queste sfide di TikTok comprendono il bere o mangiare, in genitori di Arriani non le vedevano pericolose.”


Il 26 febbraio 2021, il fratellino di Arriani, 5 anni, l’ha trovata priva di sensi. Era appesa ad un guinzaglio per cani che sembrava aver fissato alla porta della sua camera.

Il bambino è andato a riferire tutto al padre, che in quel momento si trovava nello scantinato. Il papà ha chiamato i soccorsi che hanno portato subito Arriani in ospedale. L’hanno attaccata al respiratore.

“La bambina si trovava in quella condizione da almeno mezz’ora davanti al fratellino di 5 anni. Gli esami hanno rivelato che Arriani aveva dei danni permanenti al cervello, compreso la perdita completa delle sue funzioni. La famiglia ha preso la difficile decisione di staccarla dal respiratore,” ha rivelato SMVLC.


Un caso simile è quello di Lalani Erika Renee Walton di Temple, in Texas. Anche lei pubblicava su TikTok video di se stessa mentre ballava o cantava.


Il 15 luglio 2021, Lalani è tornata a casa da un viaggio con la sua matrigna, Rashika Watson. Rashika ha detto a Lalani di sistemare la sua camera mentre lei faceva un riposino, dopodiché sarebbero andate a nuotare.

Rashika si è svegliata un’ora dopo ed è andata a controllare cosa facesse Lalani. Ma purtroppo l’ha trovata appesa al suo letto con una corda attorno al collo. Il suo corpicino era ancora caldo. Gli agenti arrivati sulla scena l’hanno dichiarata morta per asfissia.

Secondo SMVLC, entrambe le bambine hanno partecipato a una sfida di TikTok dal nome “blackout challenge”. Questa sfida incoraggia gli utenti a strozzarsi utilizzando oggetti come cinture, manici delle borse o altro, finché non svengono.


La causa legale stipulata dalle famiglie dice che TikTok “è un prodotto che crea dipendenza e che non è sicuro per gli utenti”.

Matthew P. Bergman, l’avvocato fondatore di SMVLC, ha detto: “TikTok deve essere ritenuto responsabile per aver presentato dei contenuti mortali a queste due bambine. TikTok ha investito miliardi di dollari per creare intenzionalmente prodotti che presentano contenuti pericolosi sapendo che sono pericolosi e che possono risultare nella morte dei suoi utenti.”


TikTok è un’app che ha un mercato indirizzato principalmente a bambini di 13 anni o più. L’app ha un test di età che gli utenti devono superare e per tutti coloro sotto quel limite di età funziona in modo diverso.

È veramente distruttivo sapere che queste famiglie hanno perso le loro bambine a causa di una moda dei social.


Condividete l’articolo per far sapere a più persone l’impatto che i social hanno sui bambini.

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