Giocare sulla spiaggia si trasforma nell’incubo peggiore per la famiglia: ora la mamma vuole avvertire gli altri

Facebook/Katja Kafling

È iniziato tutto come una qualsiasi giornata in spiaggia a Roskilde, in Danimarca. Il figlio di Katja, Jacob di 3 anni, giocava nella sabbia mentre la mamma prendeva il sole.

Poco dopo erano diretti al pronto soccorso nel panico più totale. Suo figlio si era bruciato i piedi così tanto che la pelle veniva via.

Il motivo? Qualcosa che né lei né nessun altro avrebbe potuto immaginare.

IHA

Sotto la superficie della sabbia c’erano dei pezzi di carbone e legno ancora caldi, probabilmente resti di un fuoco acceso in spiaggia la notte prima.

Il piccolo Jacob ci aveva camminato sopra. Molte persone utilizzano solo la sabbia per spegnere le braci, ma non va bene.

Secondo la dottoressa Marianne Cinat del Centro regionale per le scottature, così facendo si ha esattamente l’effetto opposto. “La sabbia blocca il calore, mantenendo i carboni ancora più caldi,” ha detto.

Jacob aveva delle bruciature così estese che i dottori hanno pensato di amputargli le dita dei piedi.

Fortunatamente però, i chirurghi sono riusciti a trapiantare la pelle presa da altre parti del corpo e ricostruire quella dei piedi.

Dopo quasi un anno di visite in ospedale, terribile dolore fisico e riabilitazione, ora Jacob è un bambino felice e che cresce in salute. I suoi piedi però hanno delle cicatrici che rimarranno per tutta la vita.

Facebook/Katja Kafling

La famiglia sa che le persone che hanno lasciato lì quel fuoco non lo hanno fatto per fare del male a qualcuno intenzionalmente, anzi è più come se non sapessero del pericolo.

È per questo che è importante condividere la storia di Jacob con altri.

La prossima volta che andrete in spiaggia e vedrete qualcuno spegnere un falò con la sabbia, ditegli di spegnerlo con l’acqua.

Quando siamo a conoscenza di qualcosa, possiamo fare molto per migliorare la sicurezza anche per gli altri.

Jacob è fortunato ad avere ancora tutte le dita dei piedi, ma altri potrebbero essere meno fortunati di lui. Facciamo in modo di evitare che succeda di nuovo: aiutateci a condividere questa storia su Facebook!

Exit mobile version