I genitori della bambina caduta dalla nave da crociera parlano per la prima volta

I genitori distrutti di Chloe Wiegand, la bambina caduta dalla nave da crociera a San Juan e rimasta uccisa, hanno parlato dell’incidente per la prima volta.

La morte della piccola di 18 mesi è finita in prima pagina in tutto il mondo. La bambina è caduta dall’undicesimo piano della Freedom of the Seas mentre era attraccata al molo il 7 luglio.

Le prime notizie dicevano che Chloe era scivolata dalle braccia del nonno Salvatore Anello, ma poi sono state smentite dalla famiglia.

Ora i suoi genitori Alan e Kimberley Wiegand si sono aperti e hanno raccontato la morte della figlia in un’intervista a Today Show.

Hanno di nuovo affermato che il nonno della bambina si trovava con lei al momento della caduta, ma continuano a negare che la stesse facendo “dondolare” fuori dalla finestra come avevano riportato alcune fonti.

Dicono invece che il nonno l’avesse appoggiata su una ringhiera così che la bambina potesse bussare sul vetro di una finestra come faceva sempre alle partite di hockey del fratello. Il nonno però non sapeva che in quel punto non c’era nessun vetro. La piccola Chloe è caduta dall’undicesimo piano.

Kimberley ha parlato chiaramente del momento in cui ha scoperto della morte di sua figlia.

“Non sapevo che fosse caduta da una finestra,” ha detto.

“Continuavo a dire: ‘Portatemi da mia figlia, dov’è mia figlia?’ Non ho neanche notato la finestra. Poi sono andata là e ho guardato di sotto, ma non c’era acqua, c’era il cemento. Perdere nostra figlia così è davvero incomprensibile.”

“Questa mamma è venuta da me e mi ha abbracciata e tenuta stretta, non lo dimenticherò mai,” ha continuato. “Continuava a dire: ‘Dio, veglia su questa famiglia’ e io non posso fare altro che ringraziarla. Non so dove sia né chi sia.”

Nel frattempo, anche il nonno Salvatore era isterico.

“Non faceva che ripeterci: ‘Credevo ci fosse il vetro, credevo ci fosse il vetro’,” ha detto Kimberley. “Piangeva disperatamente.”

Kimberley rifiuta l’idea che il nonno possa aver messo la bambina in pericolo intenzionalmente.

“Salvatore non ha mai, neanche una volta, messo in pericolo nostra figlia,” ha continuato. “È veramente distrutto. Se lo guardi stai pur certo che starà piangendo. Lei era la sua migliore amica.”

Nave da crociera da incolpare?

Dal giorno dell’incidente ci sono stati tantissimi dibattiti su chi sia da incolpare e chi no. C’è chi crede che Salvatore Anello avrebbe dovuto fare più attenzione a ciò che aveva attorno, mentre altri sono d’accordo con la famiglia e puntano il dito sulla nave da crociera.

Kimberley e Alan però non hanno dubbi su di chi sia la colpa.

“Ovviamente incolpiamo loro per non aver messo in sicurezza l’undicesimo piano della nave,” ha detto Kimberley.

“Ci sono un milione di cose che avrebbero potuto fare per rendere tutto sicuro. Ricordo mia madre che chiedeva alle persone: ‘Per che diavolo c’è una finestra aperta all’undicesimo piano senza una protezione né nulla?'”

I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alla famiglia della piccola Chloe. Riposa in pace, piccola.

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