Quando nascono i nostri figli, promettiamo di fare per loro tutto il possibile.
Ma i costi aumentano, le responsabilità e i bambini crescono e diventa sempre più difficile potersi permettere nuovi giocattoli, programmare viaggi e comprare loro vestiti nuovi.
Cassandra Lane ha cinque figli e conosce questa realtà meglio di chiunque altro.
Per lei è stata molto dura avere delle finanze stabili, nonostante abbia provato di tutto per ridurre i costi e vivere con un budget davvero ridotto.
Purtroppo questo è ancora più difficile in un mondo in cui cose come denaro e stato sociale sembrano significare tutto.
Ma non importa quanti soldi avessero Cassandra e la sua famiglia, lei sapeva che la cosa più importante che potesse dare ai suoi figli era l’amore.
Tuttavia a volte era difficile tenere tutto insieme e rimanere forti quando le persone attorno a loro sembravano vivere vite sa sogno con case enormi, belle macchine e tanti soldi.
Perciò, nonostante Cassandra si sentisse sicura nel suo ruolo di madre, un pomeriggio dopo aver parlato con suo figlio Zeke è crollata.
Zeke si stava preparando per la fotografia dell’annuario scolastico. Cassandra ha raccontato la loro conversazione a Love What Matters.
Ha scritto:
“All’inizio di questa settimana siamo andati a scuola di Zeke per la foto dell’annuario dell’ultimo anno. Lungo il tragitto ho notato le sue mani. Mani che assomigliavano tantissimo a quelle di mio padre quando erano sporche per il lavoro o a quelle di Brandon nei primi anni del nostro matrimonio.
Gli ho detto di non preoccuparsi perché tanto nelle foto si sarebbe visto solo il viso. Ma mi sbagliavo.”
“Mentre stavamo seduti lì, ho notato che gli altri ragazzi indossavano la giacca della scuola e gli anelli di classe. Poi ho guardato di nuovo le mani sporche di Zeke. A quel punto ho iniziato a piangere. Gli ho dato tutto ciò che un genitore avrebbe dovuto dargli crescendo? Lavora sotto il solo per 30-40 ore a settimana nei mesi estivi. Non ha voluto una giacca della scuola e neanche un anello di classe. Non ha avuto una macchina. Il paragone con le altre madri mi ha fatto pensare di non avergli dimostrato amore sufficiente per quanto riguarda le cose. Sono rimasta lì a sentirmi male per me stessa e per come abbiamo cresciuto nostro figlio.
Onestamente negli ultimi giorni ho riflettuto ed ho pianto parecchio. Gli ho chiesto scusa e lui mi ha riso in faccia. Mi ha detto: ‘Ma perché ti dispiace? Perché mi hai insegnato a lavorare sodo per le cose che voglio? Perché so quanto vale un dollaro? Perché non pensi di meritare tutto ciò che voglio?’
Poi mia sorella mi ha ricordato che le cose migliori della vita non sono le cose ma le relazioni e qualsiasi mancanza nel mio modo di fare il genitore è stata coperta dalla grazia di Dio. Perciò mamme, se anche voi vi struggete per il gioco del paragone con le altre mamme, sappiate che Dio vi ha dato i figli che avete perché voleva che voi, sì VOI, foste le loro madri e non qualcun’altra.
Io sono orgogliosissima di Zeke che oggi ha portato suo fratello a comprare una canoa utilizzando i soldi che ha guadagnato da solo utilizzando un’auto che ha aggiustato da solo e con la benzina che ha pagato da solo. Non sono pronta a vederlo crescere, ma credo che lo stia facendo.”
Vergognarsi o sentirsi in colpa perché non si può comprare ai propri figli l’ultimo modello di smartphone o dei vestiti all’ultima moda è molto brutto. Ma è davvero questo il mondo in cui vogliamo vivere?
Per fortuna ci sono ancora delle famiglie che riescono a non essere così.
Invece di arrabbiarsi per quello che non aveva, Zeke è stato felice di avere una famiglia che gli ha insegnato ad apprezzare le cose della vita che possiamo avere gratis.