Mamma prende la drastica decisione di far studiare in casa la figlia autistica (10 anni) “per la sua salute mentale”

Alzarsi la mattina può essere davvero difficile.


C’è tantissimo a cui pensare: i bambini devono fare colazione, ricevere tutto ciò di cui hanno bisogno per la giornata ed essere accompagnati nelle rispettive scuole.

Ma Amy McInerney si è stancata di questa situazione quando si è resa conto che per sua figlia autistica di 10 anni le cose non stavano andando bene.


Svegliarsi così presto la mattina per lei era troppo, ha scritto il Mirror.

Ora, la figlia studia in casa: una decisione che ha avuto ruolo sulla bambina in tanti modi diversi.


Quando si ha un figlio, ci sono migliaia di cose diverse da tenere a mente.

Come genitori, è importante esserci e sostenere i nostri figli qualunque cosa succeda.


Quando si tratta di far studiare un bambino, è forse la cosa più importante di tutte fare in modo che funzioni.

È importante che tutti i bambini sentano di ricevere l’aiuto necessario e siano trattati ugualmente con rispetto.


Ma quando Amy McInerney, di Blackburn, in Inghilterra, si è resa conto che sua figlia di 10 anni faceva molta fatica a scuola, ha capito di dover cambiare le cose.

Sua figlia India stava sempre peggio a causa del doversi alzare presto la mattina forzatamente.


Alla fine la cosa è diventata così grave che le ha dato perfino dei sintomi fisici.

Crampi alle gambe


La figlia ha iniziato ad avere crampi alle gambe, pruriti in vari punti della pelle e tanti attacchi di pianto durante la colazione.

La mamma Amy ha raccontato che la cosa si è spinta così in là che in tante occasioni sono arrivate a scuola tardissimo a causa della situazione di India.


“Alcuni insegnanti erano più comprensivi di altri. Ma alla fine le scuole hanno un obiettivo da raggiungere e, quando bambini come la mia sono costantemente in ritardo o assenti, la scuola ne riceve una brutta reputazione,” ha detto Amy al Mirror.

India, 10 anni, ha l’autismo e anche la disprassia.

https://www.instagram.com/p/CTVTiAzNJza/?utm_source=ig_embed

Ciò significa che ha difficoltà nel parlare.


“Si può fare difficoltà anche quando si tratta di riprodurre determinati suoni del linguaggio, come ad esempio la S o la R, e poi si parla di difficoltà articolatorie,” ha scritto 1177.

La figlia studia in casa


Siccome molti insegnanti erano completamente all’oscuro della situazione di India, la mamma Amy ha preso una soluzione drastica.

Da gennaio 2020, India studia in casa. Secondo la mamma era il cambiamento necessario a salvare la salute mentale di sua figlia.

“Al mattino si svegliava completamente esausta per mancanza di sonno o dai medicinali per regolare il sonno quando funzionavano. Piangeva moltissimo quando provava a cominciare la giornata, a vestirsi, soffriva per il dolore alle gambe quando arrivavano gli attacchi,” ha raccontato Amy al Mirror.


“Da quando ha iniziato a studiare a casa, il cambiamento in lei è stato enorme. Le sue capacità di socializzazione sono migliorate e ora è davvero interessata ad imparare.”

“Ora conosce meglio se stessa, ciò in cui è brava e impara ciò che le interessa.”


Vuole che lo facciano altri genitori


Ora la mamma Amy spera che altri genitori prendano la stessa decisione e facciano studiare i loro figli a casa per avere più possibilità di imparare davvero.

Ora la giornata di India inizia alle 10 del mattino con una buona colazione in pace e silenzio prima che sia ora di iniziare le lezioni.


Amy ha detto che ora India è al livello degli altri bambini della sua età nella maggior parte delle materie, mentre prima per tanti anni è rimasta sempre indietro.

È così felice dei risultati che vorrebbe che altri genitori facessero la stessa cosa e che le scuole fossero più flessibili con l’orario di inizio.


“Credo che se la giornata di scuola cominciasse alle 10, i bambini che ne hanno più bisogno ne trarrebbero beneficio.”


“Questa ovviamente sarebbe una scelta personale fatta dai genitori che dovrebbero decidere se far cominciare le lezioni ai figli in orario oppure portarli più tardi.”


“Potrebbe anche trattarsi solamente di un’ora, ma quell’ora potrebbe fare una grande differenza per un bambino che ne ha bisogno.”

Facebook

Che ne pensate della posizione presa da mamma Amy? Fateci sapere la vostra opinione nei commenti su Facebook.

Ora potete seguirci su Instagram, per tante foto, video e contenuti in più!