Mamma scioccata quando trova uno sconosciuto che tiene il suo bambino, poi dice 5 parole che la fanno piangere

Il fatto che il contatto fisico abbia un effetto curativo sugli esseri umani, specialmente sui bambini prematuri, è ben documentato. Per i prematuri può essere difficile stare lontani dai loro genitori anche solo per qualche secondo. E la maggior parte dei genitori tenta di stare in terapia intensiva coi i propri piccoli più tempo possibile.

A volte però i genitori devono anche fare altre cose, come lavorare o fare commissioni. Quando succede non bisogna dare la colpa a nessuno, anche se però potrebbe essere difficile lasciare i piccoli da soli in ospedale.

Al Children Healthcare of Atlanta, un ospedale della Georgia, qualcuno negli ultimi 12 anni ha reso la vita dei genitori un po’ più semplice.

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=102156933872055&set=a.102156943872054.1073741826.100022332453184&type=3&theater

 

Quindici anni fa, David Deutchman è andato in pensione da una carriera lunga e di successo in marketing internazionale d’impresa. Come molti altri pensionati aveva un sacco di tempo libero e non sapeva come trascorrerlo. Ha fatto alcune letture nelle università vicino casa, ma voleva fare qualcosa che ripagasse la società.

È così che ha capito che poteva fare qualcosa per aiutare le generazioni più giovani. È andato in ospedale e ha chiesto se c’era bisogno di volontari. Per il primo anno ha aiutato nel reparto di terapia intensiva pediatrico e in seguito gli è stato chiesto di passare alla terapia intensiva neonatale.

“In men che non si dica stavo già tenendo in braccio dei neonati,” ha detto David a People. “Dodici anni sono letteralmente volati!”

David, 82 anni, è sposato, ha due figlie sui 50 e due nipoti. Ha detto che quello che fa in ospedale non aiuta soltanto i bambini, ma che è anche una benedizione per lui.

“È molto gratificante non solo perché si aiuta a far smettere di piangere i bambini quando piangono, ma anche perché ormai amo quello che faccio. Non solo il legame con i bambini, anche l’atmosfera dell’ospedale.”

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=102157147205367&set=a.102157210538694.1073741827.100022332453184&type=3&theater

 

David non è lì solo per i bambini, aiuta anche i genitori quando hanno bisogno di una mano.

“Parlo con le mamme e a volte stringo loro le mani, perché tenere stretta la mano di una mamma è importante tanto quanto tenere stretta quella di un bambino. Questi genitori sono molto stressati. Avere lì qualcuno che dica loro che possono andare a fare colazione e che li rassicuri dicendo che sarà con il loro bambino per loro significa molto. È importante,” ha raccontato David.

Questa è una cosa che la mamma del piccolo Logan sa molto bene. Va ogni notte a dormire a casa, poi ogni mattina torna in ospedale per stare con suo figlio. Logan è nato alla venticinquesima settimana di gravidanza e sua madre ha detto di sentirsi in colpa di non poter stare con lui 24 ore su 24.

Fino ad un giorno quando è cambiato tutto. È arrivata in ospedale ed ha visto David seduto sulla sedia a dondolo con il bimbo tra le braccia.

Lui le ha sorriso e le ha detto: “Buongiorno! Io sono il nonno della terapia intensiva!”

La donna ha iniziato a piangere e il suo dispiacere è scomparso.

Non riusciva a tenere a freno le lacrime, ma è comunque riuscita a scattare una foto di David e Logan. Poi l’ospedale l’ha pubblicata sulla sua pagina Facebook in cui centinaia di migliaia di persone hanno elogiato il “nonno della terapia intensiva”.

L’ospedale ha scritto: “Questa foto ritrae un prezioso momento di un volontario leggendario dell’ospedale che ha tenuto tra le braccia i pazienti e ha stretto le mani dei loro genitori per 12 anni.”

They call him the ICU Grandpa. On Tuesdays, he visits the PICU to hold babies whose parents can’t be with them that day….

Posted by Children's Healthcare of Atlanta on Wednesday, September 27, 2017

 

David è molto felice di tenere in braccio i prematuri e aiutare i loro genitori a passare i momenti più difficili delle loro vite.

“Se c’è qualcosa che posso fare così che le persone si sentano bene, allora lo farò”.

Per fortuna molti canali televisivi e giornali hanno dato attenzione a questo eroe. Dopo 12 anni, il minimo che si possa fare è far parlare la gente di questa incredibile persona!

Per favore aiutaci ad onorare questo meraviglioso nonno!