La pandemia di coronavirus ha causato tanti problemi in molte famiglie. Studi recenti hanno dimostrato gli effetti sbalorditivi che ha avuto sulla salute mentale degli americani.
Alcuni di questi esempi e le loro conseguenze, sono difficili da tollerare.
Un papà del Texas sta diffondendo la struggente storia di suo figlio, morto suicida durante la pandemia.
Brad Hunstable di recente ha detto addio a suo figlio Hayden, 12 anni. In seguito ha deciso di condividere la tragedia avvenuta nella sua famiglia in un video su YouTube.
Il motivo? Vuole far conoscere il problema sempre più comune delle malattie mentali nei bambini e il modo in cui sono state influenzate dalla pandemia.
“Mio figlio è morto a causa del coronavirus… ma non nel modo in cui pensate voi,” dice Brad nel video. Il papà poi ha raccontato nel dettaglio gli eventi che hanno portato alla morte del suo amato figlio.
Hayden è morto il 17 aprile, solo pochi giorni prima di compiere 13 anni.
È difficile comprendere perché una persona così giovane decida di compiere un atto così drastico come togliersi la vita. Il papà Brad ha la sua teoria su quello che potrebbe averlo portato al suicidio.
A inizio anno, Hayden ha rotto un monitor che gli era stato regalato e che avrebbe potuto continuare ad usare per giocare ai videogiochi. In seguito, il bambino era desideroso di comprarne uno nuovo e ha fatto di tutto per guadagnarsi un sostituto.
Si è comportato da bravo fratello maggiore con sua sorella ed è stato sempre buono con tutti, in più aiutava anche in casa. Quindi i genitori hanno deciso di comprargli il nuovo monitor che tanto desiderava.
Purtroppo però, mentre giocava ha avuto un attacco di rabbia e ha tirato il controller contro il monitor nuovo, rompendolo. Suo padre crede che quell’incidente, assieme alle emozioni intensificate a causa del distanziamento sociale, abbiano portato Hayden al suicidio.
Da quello che vedeva la sua famiglia, Hayden non era depresso e non aveva mai avuto problemi mentali. In superficie sembrava tutto normale e questo ha reso ancora più difficile comprendere il suo atto.
Era un bambino felice e in salute che non era pronto per l’isolamento sociale.
“L’isolamento sociale è già abbastanza difficile per gli adulti, per i bambini lo è ancora di più,” ha detto Brad. “Credo che mio figlio oggi sarebbe vivo se avesse continuato ad andare a scuola.”
Parlando della loro orribile tragedia, la famiglia spera di portare l’attenzione sulla salute emotiva dei bambini durante questo periodo.
Ora Brad ha aperto la Hayden’s Corner, una fondazione che fornirà a scuole, studenti, genitori e sistema scolastico contenuti istruttivi concentrati sullo sviluppo emotivo e sociale nei giovani.
Inoltre supporterà altre organizzazioni che lavorano con la psicologia e le dipendenze in bambini e adulti. Brad ha spiegato: il suicidio è la seconda causa di morte più comune nei bambini tra i 10 e i 14 anni. È incredibile!
Purtroppo anche questo sembra essere un problema in crescita. Dobbiamo prestare attenzione alle malattie mentali nei bambini. Un articolo del Centers for Disease Control and Prevention ha fatto notare che il tasso di suicidio nelle persone di età compresa tra i 10 e i 24 anni, è aumentato del 56% tra il 2007 e il 2017.
Speriamo che la storia di Hayden aiuti a comprendere meglio le malattie mentali nei bambini.
Speriamo che il suo ricordo viva per sempre e che il suo tragico destino ci porti al cambiamento di cui abbiamo bisogno.