Tredicenne dice di essere stata picchiata e ferita da una bulletta durante la lezione di educazione fisica

Una tredicenne è stata picchiata e ferita in un’aggressione da parte di un’altra ragazza durante la lezione di educazione fisica a scuola.


La sua famiglia è arrabbiatissima perché la scuola ha rifiutato di chiamare la polizia. La ragazza che l’ha aggredita avrà due giorni di sospensione.


Nel frattempo la vittima, Charlee Funes, che fa la seconda media, non è ancora riuscita a tornare a scuola (Gardner Grade School di Grundy County, in Illinois) perché ha paura.


“Mi ha presa alle spalle e mi ha spinta a terra,” ha raccontato Charlee ad ABC News.

In a Facebook post shared more than 100,000 times over a 24-hour span, photos show 13-year-old Charlee Funes and her battered face after an attack at her school.

Posted by WGN TV on Tuesday, May 18, 2021

La scuola non ha agito rapidamente, perciò il fratello maggiore di Charlee ha pubblicato sui social una foto della ragazzina.


La mamma, che ha portato la figlia in ospedale in seguito all’incidente, spera che l’altra ragazza venga espulsa. Inoltre, crede che anche altre ragazze siano state vittime di bullismo da parte della stessa.


“Mi hanno detto che la ragazza sarebbe stata sospesa per due giorni. E che non sarebbe stata sporta nessuna denuncia contro di lei perché si trattava della prima volta,” ha raccontato Kim Funes ad ABC News.


“Io ho insegnato ai miei figli a comportarsi con gli altri come vorrebbero che gli altri si comportassero con loro,” ha aggiunto.

When 13-year-old Charlee Funes attended gym class last Thursday, she wasn’t expecting a trip to the hospital a short time later.

Posted by NBC Chicago on Tuesday, May 18, 2021

In risposta alle persone che le hanno detto che dovrebbe parlare con la madre dell’altra ragazza, Kim ha detto: “Perché non vai a parlarci? Perché non vai a darle un ceffone? Perché non fai questo? Perché non fai quello? Ma due cose sbagliate non ne fanno mica una giusta. Bisogna fare ciò che è giusto.”


Nel frattempo Charlee, che sta guarendo a casa, ha detto ad ABC News: “Mi rende felice sapere che ho dei sostenitori in famiglia.”

Il direttore del distretto scolastico in seguito all’aggressione ha inviato alle famiglie una dichiarazione che afferma che la priorità è la sicurezza degli studenti.


“In risposta all’incidente, il distretto ha aperto subito un’indagine durante la quale ha lavorato a stretto contatto con le forze dell’ordine ed ha agito immediatamente nei confronti della studentessa che si è comportata male.


Il distretto non può condividere i dettagli dell’indagine e di ciò che è stato fatto in risposta alla cattiva condotta a causa della riservatezza nei confronti degli studenti e delle leggi sulla privacy. Il distretto prende molto seriamente tutti gli incidenti che si verificano per cattiva condotta e la sicurezza degli studenti ha sempre la priorità.”

Non so dove fosse l’insegnante mentre succedeva tutto ciò. Non riesco a credere che una ragazzina possa aver subito una cosa simile a scuola e non la biasimo per non voler tornare. Specialmente dato che la ragazza che l’ha aggredita è già nuovamente in classe.


Se una ragazzina non è al sicuro in classe gli amministratori scolastici dovrebbero agire immediatamente e punire con qualcosa di più di una sospensione di due giorni. Voi che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti e condividete questa storia.

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