Undicenne con le mestruazioni costretta a sporcarsi perché gli insegnanti non le fanno usare il bagno

Una ragazzina di 11 anni di Bristol, in Inghilterra, un giorno a scuola è stata costretta a sporcarsi di sangue i pantaloni perché le è stato negato di poter andare in bagno.

Stando a quanto detto da Bristol Live, la ragazzina studentessa alla Cotham School, ha chiesto più volte il permesso di poter andare in bagno ma le è sempre stato risposto di no.

Per questo motivo si è sporcata i pantaloni per ben due volte e si è sentita umiliata, e ora è terrorizzata di andare a scuola nei giorni in cui ha le mestruazioni.

Shutterstock. (L’immagine non è legata alla storia)

La madre della ragazzina era chiaramente molto arrabbiata per il modo in cui la scuola ha gestito la cosa, e ora dubita che le ragazzine a scuola vengano adeguatamente seguite per quanto riguarda la loro salute e i loro bisogni di base.

La mamma, che è rimasta anonima per proteggere l’identità di sua figlia, ha detto a Bristol Live: “Non dovrebbero far sentire in colpa le ragazzine perché hanno bisogno di andare in bagno e prendersi cura di se stesse. Ora mia figlia ha paura di andare a scuola nel caso in cui non la facciano uscire dalla classe, e non è questo quello che dovremmo insegnare loro.”

Reazione negativa

“Bisognerebbe permettere loro di andare in bagno come parte del dare loro gli strumenti per raggiungere i loro obbiettivi, che abbiano le mestruazioni oppure no.”

A seguito del primo incidente – avvenuto a settembre 2018 – il mese dopo la ragazzina non voleva andare a scuola in quei giorni. Essendo nuova in quella scuola, la difficoltà della sua esperienza è stata ancora più elevata, e ha fatto sì che affrontasse un problema che non avrebbe mai dovuto affrontare.

Fortunatamente in quell’occasione indossava una felpa abbastanza lunga da aiutarla a coprire la macchia, ma il suo disagio del dover indossare quei vestiti per tutto il giorno non andrebbe minimizzato.

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“Non posso crederci. Ho telefonato alla scuola per lamentarmi e loro mi hanno detto semplicemente che non sarebbe più successo. Sembravano dispiaciuti da quanto accaduto ma non mi hanno detto come avrebbero evitato che succedesse di nuovo,” ha detto sua madre.

“Poi in ottobre in quei giorni era terrorizzata dall’andare a scuola. Perciò ho telefonato per dire che non sarebbe andata e mi hanno detto che non potevo tenerla a casa per quel motivo. Lo capisco, ma lei era preoccupatissima che succedesse di nuovo. Mi hanno assicurato che ne avrebbero parlato con gli insegnanti e che se ci fossero stati problemi mi avrebbero contattata.”

“Purtroppo è successo di nuovo. Questa volta è stato un insegnante uomo a non farla andare in bagno. L’ha anche minacciata di non farle più seguire la sua lezione se glielo avesse chiesto ancora.

Non si sarebbe dovuti arrivare a tanto, a farle sporcare i pantaloni di sangue non una ma ben due volte in due mesi. Le scuole dovrebbero trovare il modo di aiutare i ragazzi, non traumatizzarli,” ha detto la mamma.

Il portavoce della scuola ha detto soltanto: “La scuola prevede di non far andare gli studenti in bagno durante le lezioni come parte delle nostre procedure di sicurezza. Gli studenti non devono essere fuori dalle lezioni senza supervisione.

Noi ovviamente sappiamo di avere delle ragazzine sotto le nostre cure e che, in determinate occasioni, hanno bisogno di usare il bagno anche nei momenti non di pausa.”

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Non riusciamo a capire che tipo di insegnanti possano negare alle loro studentesse di andare in bagno in un momento così delicato, e per di più due volte!

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