Uomo mandato a casa con antidolorifici, il giorno dopo i dottori sono costretti ad amputargli gli arti

Kevin Breen, padre di 3 bambini del Michigan, il giorno dopo Natale del 2016 ha iniziato a lamentare sintomi influenzali e ha preso un giorno di ferie dal lavoro.


È andato al pronto soccorso e gli hanno detto che non aveva nessuna influenza, ma l’uomo stava male perciò lo hanno mandato a casa dandogli degli antidolorifici. Le condizioni di Kevin però sono peggiorate.


Il giorno dopo è tornato al pronto soccorso con dei dolori insopportabili. I dottori hanno scoperto che la maggior parte dei suoi organi era circondata dal pus.


A quel punto gli hanno diagnosticato una forma grave e rara di mal di gola da streptococco. Hanno dovuto attaccarlo al respiratore. Il suo corpo è andato in shock settico e i dottori sono stati costretti ad amputargli parte degli arti.

“Kevin è uno dei due casi documentati al mondo di questa particolare forma di mal di gola da streptococco,” ha detto sua moglie Julie a Today.


Ha sofferto moltissimo, ma ora da credito a sua moglie per essere riuscito ad andare avanti. Tre anni dopo riesce a fare cose che pensava non avrebbe mai più fatto nella sua vita.


Shock settico


Quando Kevin è stato ricoverato e i dottori hanno scoperto il batterio, hanno dovuto ripulirgli l’addome. L’uomo è andato in shock settico e rischiava di essere ucciso dal suo stesso sistema immunitario, ha scritto Today.


Lo streptococco dalla gola si era diffuso fino all’addome.


“È stato terrificante,” ha detto Julie a Today.

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Mani e piedi neri


Grazie al cielo i dottori gli hanno salvato la vita, ma mani e piedi sono stati danneggiati permanentemente. Hanno dovuto somministrargli medicinali che facessero confluire il sangue dalle estremità verso il cervello e gli altri organi, operazione necessaria per farlo sopravvivere.


Mani e piedi di Kevin hanno iniziato a diventare neri, che significa che i tessuti stavano morendo. Gli hanno dovuto amputare le gambe sotto il ginocchio, la mano sinistra e alcune dita della mano destra.


Kevin ha dovuto imparare di nuovo a fare tutto.


“Julie si è presa cura di me, doveva fare tutto lei. Ero come un bambino,” ha raccontato a Today. “Mi ha aiutato moltissimo ed in parte è per questo che voglio tornare ad essere indipendente, per non farla lavorare così tanto.”

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“Cavolo, cammino”


“Ricordo che gli dicevo sempre: ‘Kevin, puoi piangere’,” ha detto sua moglie a Today.


“Io le ho risposto: ‘Il modo in cui reagisco a questo è il modo in cui i nostri figli percepiranno come noi affrontiamo le sfide della vita’,” ha raccontato Kevin. “Sono migliorato e ho iniziato a fare più cose e cavolo, cammino.”
L’esperienza è stata molto difficile ma oggi Kevin ha protesi alle gambe e una mano robotica resistente all’acqua. Ha 23 modi diversi di stringere e prendere le cose e gli permette di fare attività quotidiane come lavare i piatti.


Fonte d’ispirazione


Kevin era determinato a non voler trascorrere il resto della sua vita sulla sedia a rotelle. Grazie all’aiuto della Hanger Clinic fa di nuovo attività che non credeva avrebbe più fatto, come ad esempio sciare.

Ha bisogno di pochissimo aiuto da parte della moglie e riesce a prendersi cura dei suoi tre figli.


La disavventura ha unito molto lui e sua moglie che ha detto a Today: “Guardare la sua interminabile determinazione ad essere indipendente è stato fonte d’ispirazione sia per me che per i nostri figli.”


Qui sotto un video sulla sua storia.

La storia di Kevin è davvero terribile, ma leggerla ci fa capire che è stato un vero guerriero. Riesce perfino a fare attività che la maggior parte di noi non si sognerebbe neanche di provare! Vera fonte d’ispirazione!


Condividete l’articolo se anche voi volete augurare a Kevin e alla sua famiglia ogni bene e una vita felice.

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