Donna arrestata chiede aiuto quando le si rompono le acque – costretta a partorire da sola in una cella

Sta circolando online un video girato nella cella di una prigione che provoca reazioni forti in tutti coloro che lo vedono. Il video mostra una donna di 26 anni che è stata arrestata ed è costretta a partorire senza aiuto.


“È stato disumano il modo in cui i medici e il personale si sono comportati nei miei confronti. Era come se non gli importasse,” ha raccontato la donna a Fox31 Problem Solvers.


“Anche se una persona ha commesso un reato non merita di essere ignorata e che le venga negata assistenza medica al momento del parto,” ha detto l’avvocato di Diana Sanchez, Mari Newman.

“Se un’intera città pensa che non ci sia nulla di sbagliato nel lasciar partorire una donna in una sporca cella di prigione, per di più senza nessuno che l’aiuti, allora abbiamo un problema molto serio,” ha detto a Fox31.


Ha dovuto partorire da sola

Nell’agosto 2018, Diana Sanchez è stata arrestata e messa in prigione nella contea di Denver mentre era incinta.


Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso il momento in cui a Diana si sono rotte le acque mentre si trovava in cella. Ma nonostante lei chiedesse aiuto, nessuna delle guardie ha chiamato un medico.

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Le telecamere hanno continuato a riprendere dentro la cella e la donna si contorce per il dolore.


Camminava avanti e indietro, poi si è sdraiata sul letto dove, tremante, ha dovuto affrontare il dolore.


“Il dolore era indescrivibile”

A quel punto, aveva gridato diverse volte dalla cella che aveva bisogno di aiuto e che stava per partorire. Nonostante ciò, ha dovuto affrontare il parto da sola. Ci sono volute cinque ore.


“Il dolore era indescrivibile,” ha detto Diana.


Aiuto arrivato dopo 6 ore


Secondo i media internazionali, Diana si trovava in cella per un tentativo di frode. Aveva cercato di prelevare denaro dal conto in banca di sua sorella.


Ma anche se sospettata di un reato, non meritava il trattamento ricevuto dalla prigione della contea di Denver. Il suo avvocato è di questo parere e sta citando in giudizio nella causa proprio la città di Denver.

Più di sei ore dopo che Diana ha iniziato a chiedere aiuto dalla sua cella, finalmente è arrivato un infermiere. Ma a quel punto il bambino era già nato.


Nel 2019, Diana ha citato in giudizio le autorità locali di Denver per il rischio al quale sono stati sottoposti lei e suo figlio. Infatti, mentre era in prigione le è stata negata assistenza medica.


Il video ha suscitato reazioni forti, tanta rabbia e critiche nei confronti del carcere.

Qui sotto potete vedere il video. ATTENZIONE: contiene immagini forti.

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