Dottore stacca il respiratore di una ventiduenne: poi si muove qualcosa sotto la coperta

Immaginate di avere 22 anni e l’intera vita di fronte a voi.

Vi laureate con il massimo dei voti, avete un fidanzato che vi ama e state per iniziare una carriera da avvocato.

Poi immaginate che tutto quanto sparisca e che dovete lottare per la vostra vita nel più terribile degli incubi.

E in seguito un dottore vi stacca il respiratore e la vostra famiglia vi dice addio.

Questa è la storia di Sam Hemming, 22 anni.

Facebook/Sam Hemming

Sam Hemming è sempre stata una studentessa diligente e con degli obiettivi ben chiari: diventare avvocato e aiutare le persone.

A 22 anni però la sua vita è stata distrutta.

In un giorno di luglio 2016, Sam era alla guida per andare a casa assieme al suo ragazzo a trovare le loro famiglie.

Però hanno avuto un incidente e non sono mai arrivati. Il suo fidanzato se l’è cavata con solo qualche ferita non grave, lei invece ha sfondato il vetro ed era in condizioni critiche.

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Sam è stata portata in elicottero all’ospedale universitario di Coventry in cui i medici hanno lottato per salvarle la vita.

La ragazza ha subito tre operazioni e le è stata messa una placca di metallo nel braccio fratturato in tre punti. Si è anche rotta il collo in quattro diversi punti.

E questa non era la parte peggiore.

I dottori hanno dovuto metterla in coma artificiale perché il trauma cranico aveva distrutto una parte del suo cervello.

Dopo essere rimasta in ospedale per 19 giorni, i dottori si sono avvicinati a sua madre, Carol, e le hanno detto che sua figlia non si sarebbe mai risvegliata.

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Sua madre è stata costretta a prendere la decisione che nessun genitore dovrebbe mai prendere. Ha ascoltato i dottori e ha dato loro il permesso di staccare il respiratore a sua figlia.

“Di solito prima di staccare il respiratore fanno 3 tentativi per vedere se il paziente è in grado di respirare da solo,” ha raccontato Carol al Daily Mail.

Quando i dottori hanno staccato il respiratore, è avvenuto qualcosa che ha scioccato tutti.

Poco dopo aver staccato la macchina infatti, qualcosa sembrava muoversi sotto le coperte.

Sam ha mosso un dito. Era un segno!

Poco tempo dopo si è svegliata e nessuno credeva ai suoi occhi. Tutti nella stanza hanno concordato di aver assistito a un miracolo.

“È letteralmente tornata dal mondo dei morti. Se non avesse mosso il dito ora non sarebbe qui. I dottori erano completamente scioccati. Chirurghi specializzati, paramedici e poliziotti sono rimasti tutti a bocca aperta,” ha detto Carol.

Nell’incidente il lato destro del cervello di Sam si è completamente distrutto, ma il sinistro no.

Con molto aiuto e tanto duro lavoro, Sam è riuscita ad imparare a parlare e a camminare di nuovo.

Ha ancora tantissima strada da fare, ma ha già fatto enormi progressi.

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Il suo sogno di diventare avvocato persiste e, se possibile, dopo l’incidente è diventato ancora più forte.

È grata a tutti coloro che l’hanno aiutata, a partire dal team del pronto soccorso, fino a infermieri, dottori e personale della riabilitazione.

Facebook/Sam Hemming

Condividete se pensate anche voi che dottori e infermieri meritino tutto l’apprezzamento del mondo per il lavoro che fanno giorno e notte!