Purtroppo gli esseri umani hanno la capacità di giudicare le persone troppo velocemente e senza sapere che cosa stiano vivendo o quali problemi stiano avendo. A volte è difficile comprendere bene qualcuno se non si da un’occhiata dietro le quinte.
Questa storia ne è un esempio. Ci dice che non dobbiamo mai saltare alle conclusioni – neanche nei momenti più difficili.
È iniziato tutto quando un dottore è arrivato di corsa in ospedale per operare d’urgenza un bambino.
Il dottore è entrato in ospedale in tutta fretta dopo essere stato chiamato per un’operazione urgente. Ha risposto subito alla telefonata ed è andato subito in ospedale. Ha visto il padre del bambino in sala d’aspetto.
Quando lo ha visto, il padre del bambino gli ha urlato: “Perché ci ha messo così tanto? Non sa che la vita di mio figlio è in pericolo? Non ha senso di responsabilità lei?”
Il dottore ha sorriso e gli ha risposto: “Mi dispiace, non ero in ospedale e sono venuto il più velocemente possibile appena ricevuta la telefonata, vorrei che si calmasse così posso fare il mio lavoro.”
“Calmarmi? Cosa farebbe se ci fosse suo figlio in questa stanza, si calmerebbe? Cosa farebbe se suo figlio morisse in attesa di un dottore?” ha detto il padre del bambino, molto arrabbiato.
Il dottore gli ha risposto: “Faremo tutto il possibile per salvarlo e per la grazia di Dio anche lei dovrebbe pregare per la vita di suo figlio.”
“Dare questi consigli quando non si è coinvolti è molto semplice,” ha mormorato il padre.
L’operazione ha richiesto svariate ore ma poi il dottore è uscito dicendo che il bambino era salvo.
Senza aspettare risposta da parte del padre, gli ha subito detto: “Se ha domande, può chiedere all’infermiera.”
“Perché è così arrogante? Non poteva aspettare un momento così che potessi chiedergli come sta mio figlio?” ha chiesto l’uomo all’infermiera.
L’infermiera, con le lacrime agli occhi, gli ha risposto: “Suo figlio è morto ieri in un incidente stradale. Quando lo abbiamo chiamato al telefono per l’operazione era al funerale… Ora che ha finito di operare è corso via per tornare a dare l’ultimo saluto a suo figlio.”
Non abbiamo modo di confermare se questa storia sia vera oppure no, ma di certo ci fa capire una cosa importante: quando siamo arrabbiati, è molto semplice prendersela con gli altri.
È molto importante non farlo quando ci troviamo di fronte uno sconosciuto.
Persone come dottori e infermieri per esempio, non sempre ricevono l’apprezzamento che meritano, eppure sono ogni giorno lì per noi a salvare delle vite. Spesso lavorano tantissime ore, nonostante abbiano anche loro una vita privata, dei sentimenti e dei problemi.
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