L’incendio che ha ucciso 64 persone: l’ultimo messaggio della figlia al padre è straziante

La polizia russa sta indagando sull’incendio che ha ucciso almeno 64 persone nella città di Kemerovo, nel sudovest della Siberia.

L’incendio è stato il più devastante di tutta la Russia dai tempi della fine dell’Unione Sovietica.

Pare che tra i morti ci siano dozzine di bambini, ha detto NTD.

Ma la cosa peggiore di tutte? Poteva essere evitato.

Violento incendio in Russia

Era un giorno come tutti gli altri al centro commerciale “Winter Cherry” di Kemerovo, nel sudovest della Siberia.

Al centro commerciale compreso di cinema, bowling, varie forme di intrattenimento per i giovani e tanti ristoranti, c’erano un sacco di bambini e adulti.

Ben presto però quel giorno si è trasformato in un incubo.

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Un incendio ha iniziato a diffondersi velocemente. Il tetto dell’edificio è collassato prima che i vigili del fuoco riuscissero a raggiungere i piani più alti.

Nonostante i pompieri facessero tutto il possibile per domare le fiamme, il fuoco si è esteso per 1500 metri quadrati in pochissimo tempo. I pompieri e altri soccorritori hanno rischiato la loro vita tentando di far uscire le persone dall’edificio mentre fumo e gas trasformavano il centro commerciale in un inferno tossico. Il ministro Vladimir Pushkov ha spiegato come le temperature molto elevate abbiano impedito di raggiungere alcune aree dell’edificio.

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Ultimi momenti

Nell’incendio hanno perso la vita 64 persone, stando a quanto riportato dalle autorità russe. Tuttavia, molti corpi sono così bruciati che sono difficili da riconoscere.

Sei persone sono ancora disperse e molte delle vittime sono bambini. Stando a quanto riportato da NTD, molti bambini intrappolati dentro il cinema hanno inviato messaggi o hanno telefonato ai loro genitori mentre tentavano di scappare.

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Maria Moroz, 13 anni, era una di loro. I media russi hanno rivelato le sue ultime parole che pare siano state: “C’è un incendio… sembra che questo sia il mio addio.” Alcuni di loro hanno riportato ferite gravissime per essersi buttati dalle finestre.

Uscite d’emergenza bloccate

Il centro commerciale era in precedenza una fabbrica di torte ed aveva poche porte e sicuramente non abbastanza finestre per un edificio di quella grandezza.

Al momento ci sono diverse teorie su come sia potuto scoppiare l’incendio; sembra che gli allarmi non funzionassero in tutte le aree e che quindi molte persone abbiano capito il pericolo molto tardi.

Nel cinema purtroppo sono stati trovati molti corpi perché le porte e uscite di emergenza erano chiuse e probabilmente bloccate; gli investigatori hanno suggerito che potevano essere state chiuse illegalmente, impedendo così alle persone di fuggire.

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“Sono state violate molte leggi, sia durante la costruzione che durante il funzionamento dell’edificio. Le uscite antincendio erano bloccate,” ha detto Svetlana Petrenko in una dichiarazione.

Nel frattempo, Anna Kuznetsova della commissione per i diritti dei bambini russa, ha detto che l’incendio è stato causato da incompetenza. Ha suggerito che tutti i centri commerciali simili del paese venissero controllati.

Papà ha tentato di salvare le figlie

Alexander Lillevjalis ha detto al giornale Meduza che lui e sua moglie Olga hanno perso le loro 3 figlie nell’incendio, una di soli 5 anni e le altre due di 11.

L’uomo ha detto che una delle figlie gli ha telefonato dicendogli che c’era fumo ovunque e che non potevano uscire perché le porte non si aprivano.

Ha provato a condurre i vigili del fuoco su per le scale ma hanno avuto ordine di andare in un’altra area.

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A quel punto il padre ha chiesto in prestito ai pompieri una maschera antigas per andare lui stesso, ma non gli è stata data.

“Hanno lasciato le mie figlie lì a morire per le loro dannate leggi,” ha raccontato a Meduza.

“Di alla mamma che le volevo bene”

Vika Pochankia, 12 anni, ha parlato al telefono con la zia mentre tentava di fuggire.

In seguito la zia ha riportato le parole dette dalla nipote prima che cadesse la linea:

“Zia, di alla mia famiglia che gli volevo bene. Di alla mamma che le volevo bene…”

La polizia russa ha arrestato 4 persone, inclusi due dipendenti della compagnia responsabile degli allarmi antincendio del centro commerciale.

Ancora una volta una tragedia ci mostra quanto vadano prese sul serio le misure di sicurezza. Non avrebbe dovuto morire nessuno per un incidente come questo.

Speriamo che i responsabili ricevano la giusta punizione e che i parenti delle vittime riescano a ritrovare la pace, anche se niente riporterà loro i loro cari.

Che tutti coloro che hanno perso la vita in questa tragedia riposino in pace.