Mamma tenta di allattare la figlia di 7 settimane – poco dopo la piccola lotta per la vita in ospedale

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La palla l’ha colpita piuttosto forte e la piccola ha subito diverse fratture del cranio, due emorragie cerebrali e molteplici attacchi di convulsioni. È stata subito portata al Waverly Health Center poi in elicottero al St. Mary’s Hospital di Rochester, in Minnesota.

Lì i dottori hanno scoperto le emorragie cerebrali.

 

Inizialmente i dottori hanno faticato a tenere sotto controllo le convulsioni. McKenna è stata messa in coma per proteggere il cervello durante i trattamenti.

La sua prognosi era negativa. Poi improvvisamente hanno iniziato a succedere delle cose. Prima è stato aperto un gruppo Facebook a suo nome – che ha ricevuto velocemente 100.000 iscritti che hanno inviato amore e positività alla famiglia.

Poi, come un fulmine a ciel sereno, le convulsioni si sono fermate e i dottori hanno potuto risvegliarla dal coma.

E questo non è tutto.

Le persone hanno iniziato ad accorgersi che la piccola McKenna si guardava attorno e sembrava sapere che i suoi genitori erano con lei.

 

Ora riconosce la voce di sua madre eppure la famiglia sa che non sono ancora fuori pericolo.

Un post recente scritto da sua madre dice: “McKenna è stabile. Le faranno una broncoscopia, una procedura per controllare le vie respiratorie. Le inseriranno dal naso o dalla bocca un tubicino con luce e telecamera sulla cima che arriverà poi fino ai polmoni.”

La famiglia è al suo fianco in ogni momento.

Kassy e Lee sono grati per tutto il supporto ricevuto finora dalle persone, incluse coloro che hanno raccolto soldi per le sue cure. Attualmente sono stati raccolti più di 70.000 dollari attraverso una campagna di raccolta fondi.

“Sentiamo sempre i notiziari parlare di questi incidenti, siamo tantissimi a pregare ogni giorno per le vittime di questi tragici incidenti,” ha scritto Lee.

“È bellissimo sapere che ci sono così tante persone altruiste al mondo che pregano e sperano per gli altri.”

Speriamo vivamente che le cose vadano per il meglio. Inviamo alla famiglia un sacco di amore e preghiere per questa piccola combattente.

Condividete l’articolo per supportare McKenna e la sua famiglia.

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