Il 12 novembre 1999 Tonie McNair è uscita di casa alle 6 del mattino per andare al lavoro.
Ha subito notato qualcosa di strano. Ha visto un mucchio di coperte nella tromba delle scale.
All’inizio ha pensato che tra le coperte ci fosse un gatto, poi ha guardato meglio e ha visto che invece era una neonata con ancora il cordone ombelicale attaccato.
Tonie è rientrata in casa per dirlo ai suoi figli Willie e Ricky.
Willie ha chiamato l’ambulanza e la polizia mentre Tonie è andata al pronto soccorso con la bambina.
È stato un evento scioccante per tutti. I media hanno parlato del mistero della “piccola cerbiatta” come l’hanno soprannominata. Dopo qualche mese la vita di Tonie è tornata alla normalità.
I suoi figli però non riuscivano a smettere di pensarci: cos’era successo alla piccola cerbiatta?
È stato nel 2017 quando la stazione TV locale FOX8 ha parlato della “piccola cerbiatta” che le cose hanno iniziato a chiarirsi.
La TV ha mostrato dei documenti di adozione della bambina di quando aveva sei settimane, ed era stata chiamata Angel Thomas.
Willie ha visto quella notizia in TV per caso e lo ha detto subito a suo fratello e sua madre.
Tonie era felicissima. Ha chiamato subito la stazione TV chiedendo se potesse essere messa in contatto con la piccola cerbiatta che aveva ormai 17 anni.
Nel frattempo, sono stati resi noti dei dettagli sulla vicenda. La madre biologica della bambina, Rochetta, era rimasta incinta a 13 anni. Viveva una storia di abuso con l’uomo che l’aveva violentata.
Stando a quanto detto da Rochetta, l’uomo l’ha assalita subito dopo aver partorito, ha rapito la sua bambina e l’ha portata all’interno di un complesso di appartamenti nel cuore della notte – dove poi Tonie l’ha trovata poche ore dopo.
Rochetta era convinta che la bambina fosse morta ma non ha mai smesso di pensare a lei.
Anche lei aveva visto il servizio di FOX8 in TV.
Guarda il video qui sotto per vedere come è stato risolto questo particolare mistero e guarda l’emozionante incontro avvenuto alla fine:
[arve url=”http://player.ooyala.com/static/v4/stable/4.14.9/skin-plugin/iframe.html?ec=tnbzJiYzE6whJOJ_cMyX5vXRxhinPw6v&pbid=5fd9e8bf3aa4c5abfd6d1a426e5cfe7&pcode=VxZXE6g4izl-S3ry3MYEyEFn0oGp” align=”center” maxwidth=”700″ /]
È una storia affascinante, no?
Immagina che tipo di emozione sarebbe – grazie a tante persone buone questa storia ha avuto un lieto fine!
Per favore condividi questo articolo su Facebook se vuoi divulgare un po’ di luce e speranza tra i tuoi amici.