“Nessuno lo ha mai saputo”– Insegnante ha vissuto per anni in una tenda per via di uno stipendio basso

Il significante impatto che un insegnante ha sulla formazione e sullo sviluppo delle capacità d’apprendimento dei nostri figli è spesso sottovalutato.

Sono in quegli anni dell’infanzia e dell’adoloscenza che il cervello è ancora in fase di sviluppo e che, come si suol dire, si apprende velocemente ”come delle spugne”.

Sono anni anche delicati, fatti dei primi amori, delle grandi amicizie e di avventure, delle prime sofferenze, delle prime grandi devastanti insicurezze che ci porteremo per sempre.

Tutto questo diventa più sopportabile se, oltre alla guida dei genitori, il bambino o adolescente sono provvisti anche di un’arma infallibile: la guida di un bravo insegnante.

Spesso però il mestiere del docente non viene apprezzato abbastanza.

E questo lo sa benissimo la professoressa Aimée Lê, docente, scrittrice e dottoranda.

Di recente però ha fatto notizia per un segreto che da anni si portava dentro.

La ”doppia vita” di Aimée

Di giorno docente e dottoranda, di notte senzatetto in una tenda fuori dal campus.

Questo purtroppo era il destino che per ben due anni Aimée, all’oscuro di tutti, ha dovuto tristemente vivere.

Secondo quanto riportato sul TheGuardian, la docente Lê, era dottoranda alla Royal Holloway, università di Londra. Per poter coprire gli studi del dottorato e dell’alloggio, necessitava di un impiego. Divenne così docente.

Lo stipendio da insegnante però non copriva abbastanza il dover trovare un nuovo alloggio, in quanto il precedente era stato chiuso per lavori e così Aimée, non avendo i soldi per trovare un nuovo appartamento, è stata costretta a vivere fuori, in una tenda.

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Un giorno, dopo aver scoperto della presenza di un accampamento di protesta vicino all’università chiese il permesso di potersi accampare per non rimanere sola. E così iniziò a viverci stabilmente.

“Faceva freddo. Era una piccola tenda per una persona, il che significava che dopo un po’ c’era un po’ più di caldo. Ma ci sono stati giorni in cui ricordo di essermi svegliata e la mia tenda era in un cerchio di neve. Quando non stavo facendo il mio dottorato di ricerca o altri lavori, stavo imparando a tagliare la legna o ad accendere il fuoco.”, racconta Aimée.

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La docente non aveva informato nessuno della sua difficile situazione. Non informò la scuola per timore che ciò rovinasse la sua reputazione professionale e non rivelò la cosa nemmeno ai genitori. Disse loro che viveva in una fattoria ecologica.

Lasciava i libri nel suo officio da dottoranda affinché non si rovinassero e si faceva la doccia nei bagni dell’università.

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Aimée rivela al Guardian: “Penso che gli studenti avessero tutte le aspettative che ricevessi uno stipendio per il mio lavoro. Penso che questo sia ciò che gli studenti di tutto il mondo presumono: che siamo docenti con contratti adeguati. Ho detto loro che non era così, ma ho pensato che dire loro che vivevo fuori fosse un passo troppo avanti.”

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Shutterstock: Foto generica

Viene da pensare che dopo tutti questi ostacoli, la storia di Aimée sia a lieto fine. Ma purtroppo così non fu.

Torna a vivere dai genitori

Nonostante abbia terminato il suo dottorato, insegnato a bambini di scuola elementare, insegnato scrittura creativa a Exeter e abbia lavorato in un giardino botanico, la giovane oggi vive con i genitori. Sta anche cercando ancora un lavoro a tempo determinato.

“Non so cosa succederà. Ho avuto molti colloqui, incluso uno a Cambridge di recente, ma ho iniziato a cercare ad aprile mentre ero ancora impiegata. Mi sento davvero nervosa.”, rivela la docente al Guardian.

La precarietà che affligge il mondo del lavoro impatta ormai quasi tutte le professioni. Nel caso di Aimèe però sembra quasi uno scherzo ironico il fatto che nonostante tutta la sua esperienza e i suoi studi non abbia ancora trovato nulla.

Circa domande sull’avere speranza per il futuro, lei risponde: ”Ad essere onesti, faccio fatica con questa domanda. L’ironia è che penso di essere molto adatta al lavoro. So di essere davvero una brava insegnante. È come una vocazione”.

Shutterstock: Foto generica

Che storia triste. Siamo del parere che nessun docente dovrebbe vivere in una tenda e dovrebbe ricevere uno stipendio adeguato.

Auguriamo ad Aimée di trovare presto un impiego che possa soddisfare le sue aspettative e requisiti! Condividi questa storia su Facebook per inviarle supporto!

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