Mentre il coronavirus continua a diffondersi, sempre più paesi stanno mettendo in quarantena i loro cittadini. Ma coloro che lavorano nella sanità continuano a lavorare senza sosta per curare i pazienti di questo virus potenzialmente mortale.
Dottori e infermieri di tutto il mondo si sono fotografati coperti dalla testa ai piedi con abbigliamento protettivo. Spesso anche con il viso tumefatto a causa degli occhiali e delle maschere protettive che devono indossare per tantissime ore in terapia intensiva.
Finalmente sembra che il mondo inizi a capire che queste persone fanno un lavoro di importanza vitale, anche se non sempre si vede nel libro paga. Sono letteralmente là a salvare le vite di coloro che senza il loro aiuto non ce la farebbero!
Il Covid-19 ha contagiato più di 381.000 persone e ne ha uccise più di 16.500 in tutto il mondo. L’Italia è uno dei paesi più colpiti e nelle ultime settimane la mortalità è salita moltissimo. Alcuni cimiteri sono troppo pieni.
Molti di noi possono solo immaginare cosa voglia dire lavorare nella sanità in Italia in un momento così difficile. Dover affrontare un livello di malattia senza precedenti ogni giorno, e queste immagini ne sono la dimostrazione.
Un’infermiera, Alessia Bonari, ha pubblicato una foto in cui si vede il suo viso coperto di lividi per aver indossato attrezzatura protettiva per tantissime ore durante il turno.
Nel suo post ha parlato di come non possa bere né andare in bagno per sei ore mentre è in turno, come ha riportato anche il Daily Mail.
Un’altra infermiera è stata fotografata mentre dorme esausta sulla scrivania dopo aver lavorato un numero eccessivo di ore.
Alessia ha pubblicato la foto sui social e ha raccontato nel suo post che ha paura di andare al lavoro perché teme di contrarre il virus.
Nonostante dica di essere stanca fisicamente e psicologicamente, Alessia ha chiesto a tutti di rimanere in quarantena e di essere altruisti.
Ha scritto: “Questo non ci impedirà di continuare a fare il nostro lavoro come abbiamo sempre fatto. Continuerò a prendermi cura dei miei pazienti perché sono fiera e amo il mio lavoro.
Ma chiedo a tutti di non vanificare lo sforzo che stiamo facendo, di essere altruisti, di stare a casa e proteggere i più deboli.”
Il dottor Nicola Sgarbi, 35 anni di Modena, si è fatto un selfie con il viso rovinato dall’attrezzatura protettiva che ha indossato per 13 ore in terapia intensiva. Ha pubblicato la foto su Facebook.
“Non amo i selfie. Ieri però mi sono scattato questa foto. Dopo 13 ore in terapia intensiva e dopo essermi tolto l’attrezzatura, mi sono fatto un selfie,” ha scritto su Facebook.
Nicola crede che per poter superare questo momento così difficile, ci servano l’impegno e la diligenza di tutti.
“Non sono e non mi sento un eroe. Sono una persona normale che ama il suo lavoro e che, ora più che mai, è orgogliosa di essere in prima linea assieme a tante altre persone stupende (dottori, infermieri, tecnici, addetti alle pulizie).”
Anche un’altra foto scattata da Sherry Dong, 25 anni, è diventata virale.
È un’infermiera di terapia intensiva dell’ospedale John Hopkins di Baltimora. La settimana scorsa ha condiviso una foto scattata in ospedale. La foto è arrivata su Reddit ed ha ricevuto più di 2100 commenti.
“Il mio cuore ringrazia e la mia mente è pesante nel vedere professionisti della sanità in tutto il mondo che mettono a rischio le loro vite per lottare contro questa piaga. Credo che chi lavora in sanità abbia trovato una valvola di sfogo attraverso i social,” Ha detto Sherry Dong a CNN in un messaggio su Reddit.