Il mondo ha tristemente assistito alla scomparsa dei gemelli siamesi viventi più anziani. Lori e George Schappell si sono spenti all’età di 62 anni nella loro città natale, la Pennsylvania.
Lori e George Schappell, nati il 18 settembre 1961 a Reading, in Pennsylvania. I due condividevano un legame unico, essendo legati all’altezza del cranio con corpi separati, con il 30% del loro cervello e vasi sanguigni essenziali collegati.
Il loro straordinario percorso si è concluso il 7 aprile presso l’ospedale dell’Università della Pennsylvania a Philadelphia, come riportato nel loro necrologio. La causa della loro morte non è stata resa nota.
George, affetto da spina bifida, si affidava a un dispositivo di mobilità, mentre Lori si occupava di spingere e guidare il suo sgabello a rotelle, facilitando i loro movimenti insieme. La loro era la forma più rara di gemellaggio, che riguarda solo il 2%-6% dei gemelli congeniti, come riportato da NBC Today.
Nel 2007, George è entrato nella storia con la transizione, rendendo gli Schappell i primi gemelli siamesi dello stesso sesso a identificarsi con generi diversi, secondo il Guinness World Records. Durante la loro visita a Londra nel 2011 per commemorare il loro 50° compleanno, George ha parlato del suo percorso come transgender con il The Sun, dicendo: “Ho capito fin da piccolo che avrei dovuto essere un maschio”.
Entrambi i fratelli si sono diplomati all’Hiram G Andrews Center e in seguito hanno intrapreso una carriera presso l’ospedale di Reading. Nonostante il loro legame fisico, hanno perseguito interessi e hobby individuali. George ha seguito la sua passione per la musica come cantante country, intrattenendo il pubblico di tutto il mondo, mentre Lori si è distinta come giocatrice di bowling.
È notevole che gli Schappell abbiano mantenuto uno stile di vita indipendente dall’età di 24 anni. All’inizio vivevano in un istituto, poi hanno condiviso un appartamento con due camere da letto, dove ogni fratello aveva la propria stanza. Hanno sottolineato l’importanza della privacy, rivelando che, nonostante l’attaccamento fisico, riuscivano comunque a trovare la solitudine quando ne avevano bisogno.
Rifiutando l’idea della separazione, che all’epoca non era possibile, gli Schappell hanno abbracciato il loro legame unico.
“Ci separeremmo? Assolutamente no”, ha detto George in un documentario del 1997, “La mia teoria è: perché aggiustare ciò che non è rotto?”.
Lori ha aggiunto questo concetto in un’intervista del 2002 al Los Angeles Times, dicendo: “Non credo nella separazione”.
Inviamo le nostre condoglianze alla famiglia e agli amici di Lori e George in questo momento difficile.
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