Padre single adotta un bambino che diventa un campione olimpico

Avere dei figli è la cosa più bella che ci sia e che si possa vivere.

L’essere genitori può cambiarti radicalmente la vita e ti fa vedere il mondo con una prospettiva diversa, facendoti apprezzare cose che non avresti mai pensato.

Crescere dei figli ci aiuta ad aprire le nostre menti e a metterci nei panni degli altri, con pazienza e voglia di imparare.

Non tutti però possono diventare genitori, per un motivo e per l’altro, ma possono comunque dare tantissimo amore ai bambini meno fortunati.

Questa è proprio la storia di Jerry Windle, un padre single che un giorno ha deciso di adottare Jordan, un bambino orfano che oggi è un campione olimpico…

Jerry Windle era un giovane atleta che desiderava tantissimo poter realizzare il suo sogno di diventare padre ma, purtroppo, negli anni 90′ non riusciva ad adottare un bambino.

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L’adozione in Cambogia

Parte delle difficoltà nell’adottare erano legate al fatto che Jerry fosse gay e che questo fosse visto come un qualcosa di ”sbagliato” e un ostacolo al suo desiderio di genitorialità, secondo quanto racconta a Today.

L’uomo però non si diede per vinto e decise lo stesso di continuare a lottare per poter adottare un bambino e un giorno, mentre leggeva un giornale, venne a sapere di un uomo che aveva adottato un bimbo in Cambogia.

Jerry, incuriosito da questa incredibile storia, chiamò la rivista e chiese se ci fosse alcuna possibilità che anche lui potesse adottare e mesi dopo, il suo sogno si realizzò.

Windle andò in un orfanotrofio in Cambogia e gli fu affidato il piccolo Jordan, un bambino orfano di entrambi i genitori che si trovava in condizioni difficili di malnutrimento e di salute precaria.

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“Aveva 2 anni ma pesava 7 kg. Non sapevo se sarebbe vissuto o morto”, ha detto Jerry. “Gli ho promesso che avrei fatto tutto il possibile, che non avrebbe mai dovuto soffrire di nuovo. Avrei fatto ogni sacrificio possibile come genitore per dargli tutte le opportunità”.

I problemi di salute e lo sport

Dopo che sbrigò tutte le pratiche necessarie per l’adozione, portò con sè il bambino in Florida dove gli vennero diagnosticate scabbia, parassiti intestinali e altre infezioni.

Nonostante i diversi problemi di salute e di comunicazione (il piccolo non parlava inglese) che Jordan stesse affrontando, papà Jerry non esitò nemmeno un momento e fece di tutto affinché il proprio piccolo potesse guarire e recuperate la propria salute.

All’età di 7 anni, Jordan si trovava in un centro per attività acquatiche e lì, Tim O’Brien, figlio di un noto allenatore di tuffi Ron O’Brien, notò il talento del giovane Jordan.

In quell’occasione Tim disse a Jerry che Jordan avrebbe potuto avere un futuro da tuffatore, perciò gli suggerì di iscriverlo a dei corsi specializzati e così Jordan poté allenarsi e diventare il talento che è oggi.

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”E così a 7 anni ha iniziato a tuffarsi, e due anni dopo ha vinto il suo primo campionato nazionale junior, il che è quasi senza precedenti per qualcuno che si è appena appassionato a uno sport”, ha raccontato Jerry.

Il padre è decisamente orgoglioso di suo figlio, infatti ha aggiunto :”Conosco il duro lavoro che ha messo, è stato guadagnato, e sono davvero entusiasta e orgoglioso che con il suo staff degli allenatori sia stato in grado di compiere un’impresa così straordinaria”, ha detto Jerry.

Jerry e Jordan hanno inoltre scritto insieme un libro per bambini nel 2011, condividendo il loro emozionante viaggio insieme. Il libro, intitolato An Orphan No More: The True Story of a Boy, un libro dedicato a tutti i bambini orfani e a coloro che non lo sono più.

Campione olimpico

Oggi Jordan ha 24 anni e una carriera invidiabile: ha vinto ben sette titoli nazionali seniores e si è classificato al nono posto, rappresentando gli Stati Uniti ai campionati mondiali di nuoto di Kazan’ del 2015 e ai mondiali e nel 2021 alle Olimpiadi del 2020 a Tokyo.

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Il segreto del suo successo? L’amore incondizionato di papà Jerry.

”Dico a tutti, quando mi chiedono perché faccio nuoto, mi tuffo esclusivamente per mio padre e per quanto ama guardarmi”, ha detto Jordan.

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“Senza che lui facesse tutti i sacrifici che ha fatto, e il suo amore e il suo sostegno per tutto il tempo che siamo stati insieme, non sarei davvero dove sono oggi. Devo ringraziarlo per tutto, tutti i miei successi. È stato un fantastico viaggio con lui, e stiamo ancora andando avanti”.

Che bellissima famiglia! Grazie Jerry per aver scelto di adottare Jordan, sei un padre ammirevole! Jordan è un ragazzo d’oro che ci insegna che possiamo davvero diventare chi sogniamo di essere.

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